Due prigionieri palestinesi morti a causa degli abusi sistematici nelle carceri israeliane

Due prigionieri palestinesi morti a causa degli abusi sistematici nelle carceri israeliane

Ramallah. Due prigionieri palestinesi, Sameeh Eleiwi di Nablus e Anwar Esleem di Gaza, sono morti nelle carceri israeliane, secondo la Società dei prigionieri palestinesi e la Commissione per gli affari dei prigionieri palestinesi.

Elewi, 61 anni, di Nablus, è deceduto il 6 novembre 2024, sei giorni dopo essere stato trasferito dalla clinica della prigione di Ramleh all’ospedale di Assaf Harofeh. Era stato imprigionato a Ramleh dopo il suo arresto nell’ottobre 2023. La sua morte non è stata immediatamente annunciata dalle autorità israeliane, nonostante l’obbligo darne notizia.

Esleem, 44 anni, di Gaza, è morto il 14 novembre 2024, mentre veniva trasferito dalla prigione del Negev all’ospedale Soroka. La sua salute si era rapidamente deteriorata nei giorni precedenti la morte.

Entrambi gli uomini soffrivano di gravi condizioni di salute, aggravate dalla loro detenzione. Eleiwi aveva diversi problemi di salute, tra cui un tumore benigno all’intestino che aveva richiesto diversi interventi chirurgici. La sua famiglia e i suoi rappresentanti legali hanno notato che era in attesa di un ulteriore intervento chirurgico quando è stato arrestato.

Nonostante il declino delle sue condizioni di salute, è stato sottoposto a trattamenti duri, tra cui l’incatenamento durante i trasferimenti medici, che hanno peggiorato la situazione. Secondo una visita condotta da un avvocato del PACC nell’agosto 2024, Eleiwi aveva perso oltre 40 chili, non era in grado di mangiare correttamente e non aveva ricevuto cure mediche adeguate per tutta la durata della sua detenzione.

Esleem, che era imprigionato dal dicembre 2023, non aveva problemi di salute precedenti alla detenzione, secondo la sua famiglia. La sua morte ha fatto seguito a un rapido deterioramento delle sue condizioni, in particolare dopo che gli è stata negata un’adeguata assistenza medica nelle carceri israeliane.

Sia Eleiwi che Esleem avevano subito molteplici incarcerazioni da parte delle forze israeliane: dal 1988, Eleiwi aveva trascorso un totale di quasi dieci anni nelle carceri israeliane. Era sposato e padre di nove figli. Anche Esleem, sposato e con quattro figli, ha affrontato numerose detenzioni nel corso della sua vita.

Il PACC e la Società dei prigionieri palestinesi hanno condannato le morti come parte della politica di uccisione lenta che Israele pratica nei confronti dei prigionieri palestinesi, che continuano a subire torture, negligenze mediche e privazioni sistematiche delle necessità primarie. Queste politiche hanno portato alla morte di decine di prigionieri palestinesi nel corso degli anni.

I gruppi hanno anche chiesto una responsabilità internazionale e la fine del trattamento violento dei detenuti palestinesi da parte di Israele, che viola i diritti umani e il diritto internazionale.

Entrambe le organizzazioni hanno definito queste morti come la continuazione di un modello decennale di abusi contro i prigionieri palestinesi, dove la negazione delle cure mediche, gli abusi fisici e le condizioni estreme sono usate dalle autorità di occupazione israeliane come strumenti di punizione collettiva.

(Fonti: Wafa, Telegram).

Traduzione per InfoPal di F.H.L.