Da Palestina libera!
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martedì, gennaio 22, 2008
Notizie in breve.
Il 18 gennaio, nel corso della criminale escalation di raid israeliani nella Striscia di Gaza, John Dugard, Relatore Speciale dellOnu sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati, ha rilasciato questa dichiarazione ufficiale.
Luccisione di circa quaranta Palestinesi a Gaza nella scorsa settimana, il bombardamento di un ufficio governativo nei pressi di un luogo in cui si stava svolgendo una festa di matrimonio che avrebbe dovuto far prevedere la perdita di vite umane e il ferimento di molti civili, e la chiusura di tutti i valichi verso Gaza, sollevano interrogativi molto seri sul rispetto di Israele per il diritto internazionale e il suo impegno nel processo di pace.
Le recenti azioni violano il rigido divieto di punizioni collettive contenuto nella Quarta Convenzione di Ginevra. Esse violano inoltre uno dei principi fondamentali del diritto umanitario internazionale secondo cui lazione militare deve distinguere tra obiettivi militari e civili.
Israele avrebbe dovuto essere a conoscenza della festa di matrimonio vicino al Ministero degli Interni nel momento in cui lanciava missili contro ledificio ministeriale.
I responsabili di azioni talmente vili sono colpevoli di seri crimini di guerra e dovrebbero essere incriminati e puniti per i loro crimini.
Gli Stati Uniti e gli altri Stati che hanno presenziato alla conferenza di Annapolis hanno lobbligo legale e morale di esigere da Israele la cessazione delle sue azioni contro Gaza e di ristabilire la fiducia nel processo di pace, di assicurare il rispetto del diritto internazionale e di proteggere la vita dei civili.
Le affermazioni di Dugard rappresentano una chiara e semplice verità, assolutamente inconfutabile.
Ed è forse proprio per questo che tali dichiarazioni sono state incredibilmente censurate dai media di regime, soltanto lAnsa e in maniera molto succinta le ha riportate.
Ma è giusto che sia così, e che Dugard rimanga una vox clamans in questa notte del diritto e della giustizia: sotto le mentite spoglie di un mite professore sudafricano, invero, si nasconde evidentemente un bieco antisemita nemico giurato di Israele.
Le provocazioni di Btselem.
Il 19 gennaio scorso i soldati israeliani hanno arrestato Issa Amro, un collaboratore della ong israeliana Btselem, colpevole di avere filmato alcuni disordini provocati dai coloni israeliani nel sobborgo Wadi Hsein a est di Hebron.
Era accaduto, infatti, che un gruppo di coloni aveva iniziato a tirare pietre contro una casa abitata da Palestinesi, tentando di fare irruzione allinterno; sebbene sul luogo fossero presenti numerosi soldati di Tsahal e forze di polizia, nessuno di costoro ha tentato minimamente di allontanare i coloni né, tanto meno, di proteggere lincolumità dei Palestinesi.
Il comandante delle eroiche truppe impegnate, appartenenti al battaglione Shimshon, ad un certo momento si è avvicinato allattivista di Btselem, chiedendogli di smettere di filmare gli incidenti e, subito dopo, alcune donne hanno circondato Amro, tentando di strappargli la videocamera.
A quel punto sono intervenuti i soldati che hanno picchiato Amro e lo hanno arrestato, portandolo via a bordo di una jeep dopo averlo picchiato un altro pochino, così, tanto per gradire; successivamente lesercito avrebbe comunicato che lattivista era stato arrestato per aver attaccato i soldati!
Naturalmente non è così, e Btselem è in possesso di diversi video che provano lesatto contrario, e cioè che ad essere stato attaccato è stato proprio il malcapitato collaboratore della ong.
Ma il punto più simpatico è che Btelem segnala come, negli ultimi tempi, ci sia stata una escalation negli attacchi contro gli attivisti per i diritti umani che tentano di testimoniare in video le violenze dei coloni a Habron: pare, infatti che, secondo Tsahal, latto di filmare i vandalismi dei bravi coloni israeliani costituisca una provocazione!
Ma questo è niente in confronto a quello che capita a quei giornalisti coraggiosi che rischiano la vita per testimoniare la verità dei crimini di guerra israeliani nei Territori occupati
Quei coloni così prolifici.
A proposito di coloni, le ultime statistiche rilasciate dal Ministero degli Interni israeliano mostrano come, a gennaio del 2008, i settlers siano arrivati al rispettabile numero di 282.362, in aumento rispetto ai 268.163 del gennaio 2007 e ai 253.371 del gennaio 2006 (a cui vanno aggiunti i circa 200.000 coloni di Gerusalemme est).
Si tratta di un incremento percentuale pari al 5,1% su base annua, pari a tre volte laumento percentuale annuale della popolazione israeliana nel suo complesso.
La crescita del numero dei coloni viene attribuita in parte allespansione degli insediamenti, che in base alla road map avrebbe dovuto essere bloccata, in parte ad una maggior propensione a far figli propria delle comunità religiose.
Larma demografica, dunque, non appartiene soltanto agli Arabi