L’ingresso della delegazione è avvenuto con due giorni di ritardo rispetto alla data prevista, e questo a causa della chiusura del valico di Rafah, al confine con l’Egitto. La ragione sono state le elezioni egiziane.
Ad accogliere la delegazione sul lato palestinese c’erano esponenti e funzionari del governo di Gaza. Il nostro corrispondente riporta la presenza del ministro degli Affari Sociali Ahmed al-Kurd.
Lo sponsor di al-Wafaa è l’Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese (Abspp), con sede in Italia, in rappresentanza della quale si trova a Gaza il presidente, Mohammed Hannoun.
Oggi è prevista la partecipazione della delegazione al matrimonio di 50 palestinesi resi disabili nella guerra israeliana su Gaza (Piombo Fuso, 2008-2009).
A Gaza la delegazione si propone la realizzazione di interventi nel settore dello sviluppo; visiterà ospedali, scuole e altre istituzioni della società civile e distribuirà aiuti alimentari.
Nel settore agricolo, al-Wafaa 2 sosterrà la ricostruzione e il restauro di quelle produzioni andate distrutte, e lo farà nel tentativo di rimettere in moto un’importante fonte di sostentamento. Tra queste anche la produzione di datteri: molte palme sono state sradicate durante le quotidiane incursioni dell’artiglieria israeliana.