E’ morto per le ferite il giovane prigioniero palestinese autore dell’operazione nella Valle del Giordano

Jenin-Quds Press. Venerdì all’alba, il prigioniero Muhammad Maher Turkman Gwadra, 17 anni, del campo profughi di Jenin, è stato dichiarato morto per le ferite riportate durante l’arresto.

Gwadra era stato arrestato insieme al cugino ferito dopo aver compiuto un attacco anti-occupazione nella Valle del Giordano, all’inizio di settembre.

Walid Turkman, lo zio della vittima, ha detto che l’ospedale Hadassah ha contattato la madre, titolare di una carta d’identità israeliana, mentre si trovava nella propria casa nel quartiere di al-Hadaf a Jenin, e l’ha informata della morte del figlio.

Ha aggiunto, in una dichiarazione alla stampa, che dall’arresto di Muhammad, la madre era stata autorizzata a fargli visita solo due volte, la prima circa due settimane fa, per ottenere la sua approvazione per un’operazione importante e pericolosa, e la seconda ieri, giovedì, quando lo ha visto da dietro il vetro, ma non è stata in grado di avvicinarsi a lui e parlargli.
Ha continuato: “Muhammad ha subito diverse operazioni e amputazioni, ma secondo le loro versioni, le sue condizioni non si sono stabilizzate e ha subito successivi arresti cardiaci che hanno portato alla sua morte”.

La famiglia di Turkman ha accusato l’occupazione della sua morte, esprimendo preoccupazione per la vita del loro altro figlio prigioniero, Muhammad Walid Turkman, che ha subito diversi interventi chirurgici.

La Commissione per gli affari dei detenuti e degli ex detenuti ha denunciato l’incapacità delle istituzioni internazionali di rispondere alla sua richiesta di visitare il giovane Muhammad Maher e di monitorarne il trattamento per non lasciarlo da solo nelle mani dell’occupazione. E ha aggiunto in una dichiarazione ricevuta da Quds Press: “Abbiamo lanciato l’allarme sul reato di negligenza medica che veniva praticato contro di lui, sapendo che era in un ospedale avanzato a livello medico, ma la polizia lo sorvegliava, e il modo in cui il personale medico lo trattava smaschera questo crimine”.

Le forze di occupazione avevano arrestato Turkman insieme al cugino ferito Ahmed, nella valle del Giordano settentrionale, dopo che avevano effettuato un’operazione armata durante la quale avevano sparato a un autobus che trasportava soldati israeliani.
Le forze di occupazione avevano arrestato i due giovani dopo che il loro veicolo aveva preso fuoco nella pianura di Atouf, nella valle del Giordano, ed erano rimasti gravemente ustionati. Le autorità israeliane non avevano rivelato il loro stato di salute.

Con questa morte, dal 1967, il numero delle vittime del movimento dei prigionieri è salito a 232, secondo i dati del Club dei prigionieri palestinesi.