“È morto tra le mie braccia”: eroe della difesa civile di Gaza parla al PC [FOTO]

Gaza – The Palestine Chronicle. Foto e testo di Mahmoud Ajjour. Ibrahim Ashraf Abd al-Nabi è un 43enne padre di 4 bambini di Gaza. È anche il capo della Protezione civile a Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza.

Per la natura del loro lavoro, gli operatori della protezione civile sono considerati eroi ovunque. Ciò è particolarmente vero a Gaza, dove i ripetuti attacchi militari israeliani ed un assedio in corso rendono le situazioni di emergenza particolarmente pericolose per tutte le persone coinvolte.

“In tempo di guerra, il nostro compito principale è recuperare i feriti da sotto le macerie e portarli in un luogo sicuro”, ha dichiarato Ibrahim al Palestine Chronicle.

“Purtroppo, in molti casi, dobbiamo anche recuperare i corpi”, ha aggiunto.

Ibrahim ha raccontato al Chronicle che una delle situazioni più difficili si è verificata durante l’ultima offensiva israeliana di agosto, quando ha ricevuto l’avviso che la casa della famiglia Abu Jasser era stata presa di mira.

“Siamo subito andati sul posto. L’edificio era stato colpito ed è stato ridotto in macerie. Tuttavia, le stesse macerie stavano crollando a causa del numero di persone […] in cima, che cercavano di salvare quelle intrappolate sotto”, ha detto Ibrahim.

“C’era un giovane in piedi accanto a me. In un secondo, è caduto sotto. Ho cercato di alzargli la testa, usando le mie mani nude, per farlo respirare. Ma sanguinava copiosamente e non c’è stato niente che potessi fare per lui. Ha esalato il suo ultimo respiro mentre lo stavo ancora trattenendo”.

“È stata la prima volta che qualcuno è morto tra le mie braccia”, ha detto Ibrahim. “Lo abbiamo spostato su una barella e trasportato in ospedale, dove abbiamo pregato per lui”.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.