Ecco le foto dei killer del Mossad smascherato il commando di Dubai.

Ecco le foto dei killer del Mossad smascherato il commando di Dubai

Il 19 gennaio venne eliminato un “top leader” di Hamas. Tutti avevano falsi passaporti europei. Nei passaporti sono stati usati anche i nomi di quattro ignari cittadini israeliani

Manca soltanto la scena del delitto. Per il resto, tutta l´operazione messa in piedi per eliminare lo scorso 19 gennaio a Dubai, Mahmud al Mabhuh, un importante capo militare di Hamas, incaricato delle forniture d´armi dall´Iran, è stata osservata e registrata dalla miriade di telecamere di vigilanza installate negli alberghi, per le strade ed in ogni sito sensibile del piccolo emirato.

Quel film verità, rielaborato dalla polizia di Dubai, mostra i volti degli uomini e della donna incaricati di portare a termine la missione di morte: undici persone, in tutto, protette da false identità ma legate fra di loro dal sospetto sempre più plausibile che si tratti di un commando del Mossad, il potente servizio segreto israeliano non nuovo a questo genere d´imprese.

Come in un romanzo di spionaggio, la squadra arriva a Dubai il giorno prima del delitto da destinazioni diverse. Devono sembrare turisti o uomini d´affari. Per questo scendono in diversi alberghi. C´è chi si tuffa nello shopping, chi ozia in una hall, chi gioca a tennis. Al momento di andarsene, pagano cash, senza lasciare tracce. Uno porta cappello e occhiali scuri, un altro ostenta un paio di baffi, un terzo è completamente calvo. I travisamenti sono i più vari, ma grossomodo la squadra è divisa da una linea generazionale: i più anziani preparano il terreno, seguono la vittima, i più giovani porteranno a termine l´esecuzione.

Non un rumore, un´effrazione, un grido. Gli assassini entrano nella stanza di al Mabhuh con una chiave contraffatta ottenuta chissà come e da chi. Una potente scossa elettrica per paralizzare la vittima designata, un cuscino per soffocarla a morte, un´iniezione di veleno per confondere le tracce. Poi tutti via, spariti nel nulla.

Un´operazione del Mossad, confida una fonte governativa britannica al Daily Telegraph. Un´operazione “nello stile del Mossad”, precisa su Haaretz, Yossi Melman. Affiora qualche somiglianza con la fallita uccisione di Khaled Meshal, nel ´97 ad Amman. Le facce dei killer non dicono niente, sono i passaporti, di solito, a lasciare qualche traccia. Quelli adoperati a Dubai sono sei passaporti inglesi, tre irlandesi, uno tedesco e uno francese. Le relative foto sono state pubblicate ieri dai giornali israeliani. Le autorità irlandesi hanno fatto sapere subito che i tre passaporti di loro competenza, apparentemente emessi a Dublino, sono stati contraffatti. I nomi degli intestatari non esistono, inventati anche i numeri dei documenti. Lo stesso, probabilmente, vale per gli altri.

Quattro nomi però, fra i membri del commando, appartengono a altrettanti cittadini israeliani, ignari che la loro identità sia stata utilizzata e che ora sono nella lista dei ricercati dalla polizia dell´Emirato. Ma c´è una singolare coincidenza operativa. Anche nel ´97, fra i componenti del gruppo di fuoco del Mossad che avrebbe dovuto uccidere Meshal, e furono invece arrestati dalla polizia giordana, c´era un agente che sul passaporto canadese recava il nome e cognome di un vero cittadino israeliano. Oltre agli undici, anche due palestinesi, bloccati dalla polizia di Amman, risulterebbero coinvolti nel delitto.

Alberto Stabile
Fonte: www.repubblica.it
17.02.2010

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