Egitto, bambini vittime di torture e abusi sessuali in prigione

Al Masry Al Yowm. Diversi bambini e ragazzi hanno riferito di essere stati vittime di abusi fisici e sessuali da parte degli agenti di polizia e delle Forze centrali di sicurezza (Csf) durante la detenzione nei campi Csf.

I bambini hanno fornito la loro testimonianza nel corso della conferenza stampa “Una patria senza tortura” organizzata giovedì presso il Centro per i diritti in Medicina. Hanno detto che gli abusi si verificavano dopo che erano stati sottoposti ad arresti di gruppo casuali, pur non essendo coinvolti nei violenti scontri nelle vicinanze.

Un bambino di 12 anni, Zeyad Taysser, ha riferito di essere stato arrestato sul ponte di Qasr al-Nil mentre ritornava a casa dall’ Ahly Al-Jazeera Club. Ha detto inoltre che gli agenti di polizia l’hanno picchiato accusandolo di essere uno dei ribelli che avevano attaccato il Semiramis Hotel.

Nonostante Tayseer abbia negato le accuse, è stato trascinato a forza per i capelli all’interno di un veicolo blindato. Poi l’ufficiale d’arresto l’ha consegnato a un tenente, il quale l’ha minacciato con un pugnale dicendo che l’avrebbe ucciso se non avesse confessato le azioni di sabotaggio e dimostrazione.

Tayseer ha detto di aver visto altri bambini che venivano picchiati per indurli a confessare. Uno di questi ha confessato di aver accettato 10 lire egiziane durante l’abuso.

Il tenente ha costretto i bambini a togliersi i vestiti, li ha picchiati e ha abusato sessualmente di loro.

Tayseer ha detto che i ragazzini venivano condotti dopo cena in un camion di trasporto prigionieri vicino all’Ambasciata americana al Cairo e poi portati fino al campo Csf Tora. C’erano altri 300 bambini nel campo, alcuni di loro avevano appena sette anni. Erano accusati di appartenere ai dimostranti Black Block e di aver lanciato pietre contro le forze dell’ordine, rubato al Semiramis Hotel e distrutto delle automobili. Un colonnello era stato incaricato di portare dei farmaci a un detenuto ferito, ma avrebbe rifiutato dicendo che non era sua responsabilità.

Tayseer ha riferito che i detenuti venivano processati il giorno seguente e che lui e un altro ragazzo sono stati poi rilasciati. Prima di poter tornare a casa, sono ritornati al campo Tora e poi sono stati portati alla stazione di polizia Qasr al-Nil.

Mentre erano in prigione, il cibo veniva dato loro dentro dei secchi. I pasti consistevano in fagioli bianchi e riso, quando i bambini chiedevano dell’acqua, i soldati rispondevano loro di aspettare.

Khaled Meqdad, un ragazzo di 20 anni appartenente al Movimento Giovanile 6 aprile, è stato arrestato nel maggio 2012 durante gli scontri all’ambasciata saudita. Meqdad ha detto che è stato detenuto dalle Forze Armate per sei mesi, durante i quali è stato vittima di abusi sia da parte dei poliziotti che dei soldati. E’ stato arrestato insieme a un membro della Fratellanza, poi rilasciato quando il presidente Mohammed Mursi è salito al potere.

Meqdad è stato arrestato di nuovo in recenti scontri prima di essere trasferito nella prigione di Wadi al-Natroun, e poi nelle carceri di Aqrab e Tora. Meqdad ha sostenuto di essere stato picchiato e torturato durante la prigionia.

Dopo il rilascio ha cercato di sporgere denuncia contro i suoi persecutori con il procuratore generale ma gli agenti di polizia gli hanno detto che non sarebbe servito a nulla.

Traduzione per InfoPal a cura di Elisa Ticinelli