Egitto: decisione di revoca della cittadinanza a 24 mila palestinesi, tra cui al-Zahar e la sua famiglia

Il Cairo-Quds Press. Il ministro dell’Interno egiziano, Muhammad Ibrahim, ha accennato a una prossima decisione di revocare la cittadinanza egiziana a cittadini di origine palestinese, tra cui il leader del movimento di Hamas, Mahmud al-Zahar, nato da madre egiziana, e 11 membri della sua famiglia.

In un’intervista pubblicata sul giornale egiziano al-Masri al-Yawm in data 6 novembre, Ibrahim ha dichiarato: ”Sono già al lavoro commissioni che stanno rivedendo tutte le decisioni in materia di cittadinanze concesse nell’ultimo periodo: le commissioni hanno completato l’esame della posizione di 24 mila palestinesi, tra i quali Mahmud al-Zahar e 11 membri della sua famiglia. Tali indagini comportano la decisione di revocare la cittadinanza a coloro che l’hanno ottenuta senza averne diritto”.

Il ministro egiziano ha aggiunto che “l’Ufficio passaporti ha preparato un memorandum completo dei motivi che determinano la revoca della cittadinanza, accompagnato da tutti i documenti e le prove, inviato quindi al Consiglio dei ministri che  deciderà in merito”.

Il ministro ha chiarito che al-Zahar ha ottenuto la cittadinanza egiziana nell’era dell’ex presidente Hosni Mubarak, in base al fatto che sua madre era egiziana.

Il ministro ha sottolineato che i 24 mila palestinesi hanno ricevuto la cittadinanza egiziana a partire dal maggio 2011, e che 8000 di loro l’hanno ottenuta nell’era dell’ex presidente Muhammad Mursi.

Ibrahim ha quindi spiegato che sono state istituite commissioni di sicurezza per esaminare la posizione di tutti i palestinesi che hanno ottenuto la cittadinanza, sottolineando l’impegno delle commissioni stesse al rispetto della legge e alla sicurezza dello Stato egiziano, assicurando che “a chi dimostra di aderire a un’organizzazione terroristica o di lavorare per un governo ostile all’Egitto o di prestare servizio in un esercito o in un’istituzione militare di uno Stato straniero, sarà revocata immediatamente la cittadinanza senza discussioni”.

Traduzione di Federica Pistono