
Gaza – PIC. Egitto e Qatar hanno annunciato domenica di proseguire i loro intensi sforzi per colmare le lacune e superare i punti di contesa al fine di raggiungere un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Questi sforzi si basano sulla proposta avanzata dall’inviato statunitense Steve Witkoff e mirano a riprendere i negoziati indiretti su tale base.
In una dichiarazione congiunta egiziano-qatariota, Il Cairo e Doha hanno ribadito il loro impegno, in coordinamento con gli Stati Uniti, a intensificare gli sforzi per superare gli ostacoli che si frappongono al processo negoziale.
I due Paesi hanno invitato tutte le parti a dimostrare senso di responsabilità e a sostenere gli sforzi dei mediatori per porre fine alla crisi a Gaza e ripristinare la stabilità e la calma nella regione.
Hanno inoltre espresso la speranza di una rapida conclusione di una tregua temporanea di 60 giorni che porterebbe a un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza.
La dichiarazione sottolinea che un tale accordo avrebbe consentito la risoluzione della crisi umanitaria senza precedenti nella Striscia, la riapertura dei valichi di frontiera e l’ingresso di aiuti umanitari e di soccorso, aprendo la strada alla fine della guerra e all’avvio della ricostruzione secondo il piano adottato al vertice arabo di emergenza del Cairo il 4 marzo 2025.
Sabato sera, il movimento di Hamas ha annunciato di aver consegnato ai mediatori la sua risposta alla “proposta Witkoff”. La risposta, ha affermato Hamas, mira a garantire un “cessate il fuoco permanente, un ritiro completo dalla Striscia di Gaza e il flusso ininterrotto di aiuti alla nostra popolazione nella Striscia”.
L’inviato statunitense Steve Witkoff ha respinto la risposta di Hamas, definendola “completamente inaccettabile”.
Witkoff ha dichiarato: “Ho ricevuto la risposta di Hamas alla proposta statunitense, ed è inaccettabile e ci farà solo regredire”.
Traduzione per InfoPal di F.L.