InfopalIl Cairo-InfoPal. Khaled al-Khatib, direttore dell’Amministrazione centrale per i ricoveri d’urgenza presso il ministero della Salute egiziano, ha reso noto che il bilancio degli scontri di domenica 6 ottobre è salito a 51 morti e 375 feriti tra i sostenitori del presidente deposto.
In un comunicato stampa, al-Khatib ha rivelato che la maggior parte delle vittime proveniva dal Cairo e da Giza, 19 e 27 rispettivamente, mentre altre quattro provenivano da Beni Suef e una da Minya. 375 persone invece, sono rimaste ferite in diverse città dell’Egitto.
Grandi manifestazioni di massa sono state organizzate in tutto l’Egitto in occasione dell’anniversario della guerra del 6 ottobre (Yom Kippur), per condannare il colpo di stato militare guidato dal ministro della Difesa, il generale Abdel Fattah al- Sisi.
Al Cairo, manifestanti e feriti hanno affermato che le forze di sicurezza hanno impiegato il gas lacrimogeno, i proiettili e le armi ad aria compressa per disperdere i sostenitori del presidente deposto, Mohammed Mursi, che hanno cercato di raggiungere piazza Tahrir.
Altri manifestanti hanno riferito di cecchini, appostati sui tetti degli edifici pubblici nella zona di Ramses, che avrebbero sparato contro i manifestanti. Infatti, molte vittime sono state uccise dai proiettili veri. Inoltre, aggiungono i testimoni oculari, veicoli blindati, soldati e teppisti hanno aperto il fuoco contro altre manifestazioni nei quartieri di al-Dokki, al-Muhandisin, al-Qasr al-Aini, con un bilancio di decine di feriti ricoverati negli ospedali vicini. Dal canto suo, il ministero dell’Interno ha annunciato che 400 manifestanti egiziani sono stati arrestati.
I sostenitori di Mursi hanno accolto l’appello della Coalizione nazionale per la legittimità, organizzando diverse manifestazioni nella giornata di domenica, allo scopo di condannare il golpe e chiedere il ritorno delle istituzioni elette legittimamente.
Pochi minuti fa, l’emittente satellitare, al-Jazeera, ha riferito di una grande esplosione in un complesso della sicurezza egiziana nel sud del Sinai. L’agenzia stampa palestinese, Ma’an news, ha riferito di morti e feriti. Tuttavia, fino a questo momento non è giunta alcuna comunicazione ufficiale in merito.