Egitto, “l’insistenza a legittimare il golpe militare aumenta le tensioni politiche”

Il Cairo-Quds Press. Fonti egiziane ben informate hanno rivelato che tutti gli sforzi, compiuti da soggetti egiziani e stranieri, per convincere i sostenitori del presidente deposto Mohammed Mursi, ad accettare il fatto compiuto e partecipare al periodo di transizione annunciato dal ministro della Difesa, Abdel Fattah al-Sisi, il 30 giugno scorso, sono falliti. Hanno spiegato che iniziative in tale senso si sono scontrate con la perseveranza della Coalizione Nazionale per la Difesa della Legittimità, che invece, ha insistito sul raggiungimento della riconciliazione attraverso le istituzioni democratiche, e non al di fuori di esse.

Le fonti, che hanno richiesto l’anonimato, hanno riferito di diverse iniziative, alcune annunciate dalla presidenza e dal nuovo governo egiziano, guidato da Beblawi, altre proposte da personalità politiche egiziane, come quella del noto pensatore islamico Muhammad Salim al-‘Awwa o quella proposta dal Forum per la riforma dello Stato e la continuazione della Rivoluzione, e da altri leader nazionali. Oltre all’iniziativa del responsabile Esteri dell’Unione Europea, Catherine Ashton, proposta al Cairo, durante il suo incontro con il rappresentante della Coalizione Nazionale per la Difesa della legittimità, Mohammed Ali Bishr.

Secondo le fonti, il comune denominatore di tutte le iniziative è il fatto che esse non fanno alcun riferimento al ritorno della legittimità né contengono alcuna condanna al colpo di stato. Di conseguenza, sono state respinte dai sostenitori del presidente Mohmmed Mursi, e da coloro che demandano il ritorno delle istituzioni costituzionali elette.

Le fonti hanno avvertito che l’Egitto sta vivendo una crisi politica senza precedenti, mentre la mancanza di un consenso nazionale su una soluzione politica accettabile, lascia presagire un futuro incerto, in cui figura anche l’eventualità di scivolare nel caos e far precipitare la situazione della sicurezza.