Egitto, un gruppo di avvocati chiede che Abu Islam sia processato: aveva insultato le donne che manifestano

Al-Masry Al-YoumL’Iniziativa delle Donne avvocato egiziane mercoledì ha organizzato una veglia davanti al complesso della Corte Suprema contro il predicatore salafita Sheikh Ahmed Abdallah, conosciuto come Abu Islam, contro i suoi commenti secondo cui le donne partecipanti alle dimostrazioni sono facile bersaglio di violenze sessuali.

Una manifestante ha dichiarato che il gruppo ha intentato una causa contro Abu Islam davanti al Consiglio di Stato, accusandolo di diffamazione nei confronti delle donne egiziane. Martedì il gruppo ha presentato un’altra querela nei suoi confronti con il pubblico ministero.

 

Secondo il gruppo, Abu Islam ha commentato un programma mandato in onda dal suo canale televisivo satellitare al-Umma.

Il gruppo ha dichiarato che Abu Islam ha diffamato le manifestanti affermando che queste donne sono andate apposta alle manifestazioni per essere molestate sessualmente. Khaled Abu Kreisha, consulente legale del gruppo, ha dichiarato che 26 delle sue clienti hanno richiesto un’indagine su tali commenti.

I membri dell’Iniziativa hanno inoltre annunciato una protesta mercoledì davanti agli uffici del pubblico ministero.

Il procuratore generale ha già emesso una convocazione per il predicatore integralista accusato di oltraggio alla religione.

Naguib Gabriel, leader della Federazione egiziana per i Diritti Umani, e gli attivisti hanno intentato una querela nei confronti di Abu Islam con l’accusa di aver chiamato le donne copte “prostitute”.

Nella querela si esprime anche l’amarezza della comunità copta per l’assenza di giustizia per guanto riguarda l’insulto nei confronti del Cristianesimo con l’apparizione di Abu Islam sulle scene umiliando Cristo e la Vergine Maria.

È stato chiesto che il predicatore sia sottoposto a un processo veloce in modo tale che i Copti percepiscano che sono cittadini al pari degli altri e che tutte le religioni sono tutelate.

Abu Islam è già sotto processo per aver distrutto una Bibbia durante una protesta davanti all’Ambasciata statunitense al Cairo. Ha manifestato contro un breve film amatoriale girato negli USA, considerato come un insulto al Profeta Maometto.

La Legge egiziana proibisce l’insulto alla religione e chiunque sia condannato per tale reato può andare incontro a tre anni di carcere. Negli ultimi anni molti copti sono stati portati in tribunale accusati di insulto alla religione.

Traduzione per InfoPal a cura di Giusy Morelli