Elad è l’arma israeliana per sfrattare i palestinesi a Silwan

Gerusalemme occupata/al-Quds – MEMO. L’organizzazione di coloni Elad, nota anche come Ir David Foundation, è l’arma di Israele per rubare le terre palestinesi, comprese quelle private di proprietà dei palestinesi fuggiti dall’aggressione israeliana nel 1948 o nel 1967.

L’associazione israeliana pro-colonie è stata fondata nel 1986 e opera principalmente nella città palestinese occupata di Silwan, nella Gerusalemme Est, a sud della Città Vecchia e della moschea di al-Aqsa.

Ha lavorato per creare nuove colonie ed espandere quelle già esistenti, secondo quanto affermato dall’agenzia di stampa Safa, osservando che attualmente sta supervisionando circa 70 colonie nella città di Silwan.

Un sito web di un’ONG israeliana, Emek Shaveh, che lavora per la conservazione del patrimonio culturale, ha affermato che la missione proclamata di Elad è l’ebraicizzazione di Silwan e la creazione di una presenza ebraica contigua lungo le pendici meridionali della moschea di al-Aqsa, a cui si riferisce come “Monte del Tempio”.

Secondo Haaretz, l’ex-procuratore generale israeliano Avichai Mendelblit ha accettato nel 2018 di offrire a Elad un punto d’appoggio nel parco archeologico vicino al Muro Occidentale, nella Città Vecchia di Gerusalemme.

Elad ha basato le sue operazioni sull’Absentee Property Act, che è stato ratificato nel 1950 e stabilisce che le proprietà dei palestinesi fuggiti dagli attacchi delle milizie ebraiche, tra il novembre 1947 e il settembre 1948, vengono automaticamente trasferite agli israeliani.

Il gruppo utilizza anche le terre del Fondo nazionale ebraico (JNF), che sosteneva di aver acquistato terreni tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo. In questo modo, Elad ha rivendicato la proprietà di un gran numero di case e strutture palestinesi.

Elad ha sequestrato le prime case palestinesi nel 1991 e, con l’aiuto del governo e della polizia israeliani, i residenti palestinesi sono stati lasciati in strada.

Nel caso della famiglia Abbasi, un tribunale israeliano ha stabilito che l’acquisizione, da parte di Elad, della casa palestinese era fraudolenta e illegale.