Elezioni in Cisgiordania, exit poll: il fiasco di Fatah

InfoPal. Sabato 20 ottobre si sono svolte le prime elezioni in Cisgiordania dal 2006, e, nonostante sia stata tenuta fuori Hamas, Fatah ha perso. Almeno, secondo quanto hanno rivelato i sondaggi su municipalità campione domenica.

L’esito elettorale, scrivono alcuni media palestinesi, tra cui Ma’an, riflette la frustrazione palestinese per il sistema politico e di governo dell’Anp guidato da Fatah.

L’indagine campione è stata svolta in 92 su 353 comuni in Cisgiordania. I risultati preliminari indicano che Fatah è stata battuta a Ramallah, Nablus e Jenin. A Hebron, Fatah e dei suoi avversari hanno rivendicato la vittoria. La Commissione elettorale centrale annuncerà i risultati ufficiali delle elezioni nelle prossime ore.

L’affluenza più alta degli elettori è stata nel quartiere di Salfit, dove ha votato il 68,5 per cento dei cittadini. Riflettendo il peso del boicottaggio di Hamas, l’affluenza alle urne a Hebron, un bastione politico islamista, è stata solo del 33,7 per cento.

L’analista politico Talal Okel ha affermato che la bassa affluenza alle urne è il risultato della frustrazione nei confronti dei partiti e del governo.

La CEC ha rivelato che è andato alle urne poco più del 54 per cento degli aventi diritto al voto. Fatah non ha beneficiato delle elezioni, poiché ha avuto problemi interni con i candidati: mancanza di consenso sulle loro nomine e di disciplina. 27 membri di Fatah sono stati espulsi dal partito nella corsa elettorale in quanto si sono presentati in liste indipendenti.

Il parlamentare del Partito di Iniziativa nazionale palestinese, Mustafa Barghouthi, si è detto dispiaciuto che nella Striscia di Gaza non si sono svolte elezioni, e ha aggiunto che la sconfitta di Fatah in diverse città cisgiordane “mette in evidenza il fallimento del processo di riconciliazione tra Fatah e Hamas. I palestinesi non hanno fiducia nella loro leadership o nel loro governo”.