Elezioni israeliane: Joint List festeggia ribaltamento che minaccia Netanyahu

Tel Aviv-MEMO. La Joint List, un’alleanza di partiti nella quale vi sono eminenti cittadini palestinesi, ha celebrato un’elevata affluenza di elettori alle elezioni generali israeliane, avvenute martedì. Il leader del blocco, Ayman Odeh, ha anche dimostrato felicità poiché il primo ministro in carica, Benjamin Netanyahu, ha solo una piccola possibilità di mantenere la sua posizione, e ha sottolineato che è improbabile che possa formare un governo.

“Siamo contenti che [Netanyahu] non possa formare un governo”, ha affermato Odeh a una folla di attivisti e giornalisti presso la sede di una stazione radio in lingua araba, a Nazareth, martedì sera. “Siamo anche contenti che il partito Otzma Yehudit non sia entrato nel Knesset”, riferendosi ad uno dei partiti di estrema destra considerati ancora più anti-palestinesi degli altri.

La felicità dimostrata dalla Joint List, che sta emergendo come il terzo più grande partito nel parlamento israeliano, il Knesset, è arrivata dopo che il Partito Likud di Netanyahu non è riuscito a conquistare la maggioranza ed essere in grado di costruire una coalizione per assicurarsi il suo quinto mandato in carica. Ciò ha contraddetto i precedenti timori che i risultati sarebbero stati esattamente l’opposto, a causa della scarsa affluenza alle urne nelle aree di maggioranza palestinese, insieme ad un aumento della retorica dell’estrema destra israeliana.

Questa è la seconda elezione generale in Israele nel giro di cinque mesi, dopo l’impossibilità di Netanyahu di formare una coalizione di governo, ad aprile. Durante la sua campagna elettorale, ha rivolto appelli sempre più disperati alla sua base elettorale di destra, giurando di annettere la Valle del Giordano occupata ed imporre la sovranità israeliana su aree della Cisgiordania, oltre ad avvertire che Israele probabilmente lancerà un’altra grande offensiva militare contro la popolazione palestinese di Gaza, in gran parte civile e disarmata.

Mentre molti pro-palestinesi, così come i partiti centristi e di sinistra all’interno della Joint List, preferirebbero non vedere una rielezione di Netanyahu, c’è un grande scetticismo sul fatto che ciò farebbe differenza nel processo di pace o sulle chance di porre fine al conflitto tra Palestina ed Israele.