Emergenza rifiuti a Gaza. Israele vieta l’introduzione di camion per la raccolta

Gaza – Ma'an. Un ricercatore sull'ambiente ieri ha lanciato un monito: “Un'emergenza rifiuti si sta scatendando sulla Striscia di Gaza, perché Israele vieta l'introduzione di camion per la raccolta”.

Wa'el Safi riferisce che a Gaza “l'aumento della popolazione e la difficile situazione economica stanno complicando la possibilità di fare raccolta dei rifiuti, mentre Israele proibisce il passaggio di camion e, allo stesso modo, vieta l'introduzione dei pezzi di ricambio per riparare i camion presenti nel territorii palestinse assediato”.

Intervenendo in un workshop organizzato da funzionari francesi sul problema dei rifiuti a Gaza, Safi ha osservato come il riciclaggio dei rifiuti sia costoso e come dalla crisi economica anche la salute pubblica si potrebbe aggravare”.

“Stiamo lavorando alla creazione di una discarica a Gaza e per il miglioramento della raccolta dei rifiuti”, riferisce Safi. Il progetto riceve il controbuto di realtà come Banca Mondiale, Banca di Sviluppo Islamica e l'Unione Europea (Ue).

Un altro problema investe Gaza perché Israele si rifiuta di permettere ai tecnici di riparare la più grande linea che distribuisce elettricità nella Striscia di Gaza. Questo dettaglio viene fornito da un portavoce della Società elettrica di Gaza.

Jamal ad-Dardasawi fa sapere che la linea è caduta per 13 giorni, peggiorando la già carente disponibilità di elettricità a Gaza.
Secondo il funzionario, il governo israeliano non ha permesso né ai tecnici israeliani né ai palestinesi di riparare la linea, che solitamente ha una capacità di distribuzione di 12 mw di corrente.

La Società per l'energia di Gaza sta operando un processo di distribuzione d'emergenza, tagliendo l'elettricità per 8 ore al giorno.
Ad-Dardasawi sottolinea che il problema deriva dalla volontà del ministro degli Esteri israeliano di tagliare acqua e elettricità a Gaza, se Hamas e Fatah dovessero raggiungere un governo di unità.

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