Erdogan: da Israele vogliamo scuse ufficiali e fine dell’assedio

Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdoğan ha ribadito le richieste del proprio paese per mettere fine alla crisi politica con Israele.

Memo. Fonti media riportano che il primo ministro turco Recep Tayyip Erdoğan ha ribadito le richieste del proprio paese per mettere fine alla crisi politica con Israele.

“Il ripristino dei buoni rapporti fra Israele e Turchia è legato a tre condizioni”, ha spiegato Erdoğan. “La prima è che Israele presenti delle pubbliche scuse per aver ucciso nove cittadini turchi sulla Mavi Marmara; la seconda è il risarcimento finanziario delle famiglie delle vittime; la terza è la fine dell’assedio alla Striscia di Gaza”.

Ha quindi sottolineato che la Turchia non abbandonerà tali richieste, anche a costo di proseguire nella crisi con Israele.

Rispondendo a una domanda sul danno economico causato dalle relazioni tese fra i due governi, Erdoğan ha poi dichiarato: “L’economia turca non ne è stata affatto colpita. E per quanto riguarda i turisti israeliani che hanno smesso di visitare la Turchia, siamo riusciti a rimpiazzarli con altre nazionalità: circa 31 milioni di turisti sono infatti giunti in Turchia da tutto il mondo nell’ultimo anno”.

Secondo il Palestinian Information Centre, il discorso del primo ministro Erdoğan, tenuto durante un intervento all’inaugurazione del Forum economico mondiale a Istanbul, puntava a far notare che le sofferenze ininterrotte del popolo palestinese sono una delle prime fonti d’instabilità in Medio Oriente.

“La tragedia palestinese”, ha affermato Erdoğan, “consiste nel fatto che neonati, bambini, donne e anziani innocenti subiscono bombardamenti e uccisioni di massa, e che delle persone sono tenute rinchiuse nella più grande prigione del mondo. Questo, di conseguenza, crea un’ondata di rabbia che investe tutta la regione”.