Escalation israeliana: lettera di protesta del governo di Gaza all’Onu

Gaza – City – Ma'an. Ieri, venerdì 8 aprile, il portavoce del governo di Gaza, Taher an-Nunu, ha annunciato di aver inviato una lettera ufficiale di protesta alle Nazioni Unite “e ad altre parti interessate”, a seguito della morte di cinque civili a Gaza, durante la stessa giornata.

Ieri, gli attacchi aerei e dell'artiglieria di Israele hanno colpito la Striscia di Gaza per  dieci volte.

Un comunicato dell'esercito israeliano ha ammesso le morti, affermando che si “rammarica del fatto che l'organizzazione terroristica di Hamas scelga di operare all'interno della propria popolazione civile, usandola come 'scudo umano'.”

An-Nunu ha affermato che Israele stava approfittando del fatto che il mondo è “preoccupato per altri eventi” nel Vicino e lontano Oriente, per “realizzare una serie crescente di attacchi”.

Ha aggiunto che Israele ha dimostrato di “non rispettare lo status di tregua a cui tutte le fazioni si erano accordate”, riferendosi a una proposta di accordo per il cessate-il-fuoco annunciata alle 23 di giovedì 7 aprile.

Dopo che una serie di raid aerei notturni hanno uccisi quattro resistenti, i combattenti hanno ripreso il lancio di proiettili, affermando in un comunicato che sei proiettili e tre colpi di mortaio sono stati lanciati venerdì pomeriggio verso obiettivi militari israeliani vicino Rafah.

“Non staremo in silenzio”, ha dichiarato an-Nunu.

All'inizio della giornata, un funzionario di Hamas ha accusato Israele di avere usato armi al fosforo bianco durante gli attacchi, dichiarazione successivamente negata da un portavoce militare israeliano.

Armi al fosforo bianco sono state usate in aree civili dall'esercito israeliano durante l'offensiva Operazione Piombo Fuso del 2008-2009. Le convenzioni internazionali ne proibiscono l'uso in aree civili. Nei combattimenti in aree aperte, il fosforo è usato per illuminare gli obiettivi.

A Gaza, i medici che hanno notato bruciature anomale sui pazienti hanno avvertito gli ufficiali, chiedendo un'indagine.

 

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.