Esercitazioni belliche israeliane in Italia

Pubblichiamo qui di seguito un articolo apparso sul sito http://www.manifestosardo.org/?p=6104#more-6104 il 22 novembre.

Il nostro Paese partecipa attivamente alle operazioni di addestramento dell'esercito israeliano – che negli anni ha commesso numerosi crimini di guerra e contro l'umanità, che assedia la Striscia di Gaza, in violazione delle leggi internazionali, e che da 63 anni disattende tutte le risoluzioni delle Nazioni Unite e del Consiglio di Sicurezza Onu.

L'Italia è dunque partner di uno stato che non rispetta la legalità internazionale, che opprime i cittadini non ebrei all'interno dei propri mai definiti confini, che pratica pulizia etnica ed apartheid nei confronti dei Palestinesi.

Forse bisognerebbe informare (o ricordare) gli Italiani che l'articolo 11 della Costituzione recita: “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.

 

I caccia israeliani sfrecciano a bassa quota, lanciando bombe e missili sugli obiettivi. Non è una scena dell’operazione  «Piombo fuso» contro Gaza, ma dell’esercitazione Vega 2010  in corso nella base aerea di Decimomannu (Cagliari) dal 16 al 26 novembre. Vi partecipano 30 aerei da guerra e oltre 500 militari italiani e israeliani. L’esercitazione, spiega un comunicato stampa, si inserisce «nel più ampio contesto di cooperazione internazionale allo scopo di confrontare differenti tecniche di impiego e garantire l’addestramento avanzato unitamente allo scambio di esperienze fra equipaggi delle aeronautiche militari italiana e israeliana». Sicuramente, nello scambio di esperienze, i piloti israeliani hanno molto da insegnare a quelli italiani. L’aviazione israeliana continua infatti i raid contro la popolazione di Gaza, uno dei quali è stato effettuato il 19 novembre. I piloti israeliani hanno però anche da imparare. La base di Decimomannu, sede del Reparto sperimentale e di standardizzazione al tiro aereo (Rssta), è dotata delle più moderne tecnologie. Tra queste un sistema elettronico che, attraverso sensori agganciati ai velivoli, permette di seguire, in diretta su ampi schermi, lo svolgimento del volo come se ci si trovasse a bordo di ogni singolo velivolo. Dopo i dieci giorni di esercitazione, i piloti israeliani saranno quindi in grado di condurre attacchi ancora più micidiali. Perfezionando allo stesso tempo le tecniche per l’attacco nucleare. L’esercitazione di Decimomannu rientra nella cooperazione militare Italia-Israele, stabilita dalla Legge 17 maggio 2005, che prevede anche attività congiunte di formazione e addestramento. Rientra allo stesso tempo nel «Programma di cooperazione individuale» con Israele, ratificato dalla Nato il 2 dicembre 2008, circa tre settimane prima dell’attacco israeliano a Gaza. Esso comprende una vasta gamma di settori in cui «Nato e Israele cooperano pienamente»: aumento delle esercitazioni militari congiunte; connessione di Israele al sistema elettronico Nato; cooperazione nel settore degli armamenti; allargamento della «cooperazione contro la proliferazione nucleare». Ignorando che Israele, unica potenza nucleare della regione, rifiuta di firmare il Trattato di non-proliferazione ed ha respinto la proposta Onu di una conferenza per la denuclearizzazione del Medio Oriente.

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