Esercito demolisce una casa, due famiglie obbligate a demolirne altre due a Gerusalemme

IMEMC – I soldati israeliani hanno demolito, martedì, una casa palestinese nel quartiere di Beit Hanina, a nord della Gerusalemme Est occupata, mentre altre due famiglie sono state costrette a demolire le loro case, a Sur Baher e Silwan.

I soldati hanno invaso il quartiere di Beit Hanina, dopo averlo circondato e isolato, e demolito una casa, con il pretesto che era stata costruita senza i permessi necessari.

L’esercito ha impedito ai palestinesi di entrare nell’area e ha allontanato i giornalisti locali, prima di demolire la proprietà.

Lunedì sera, Ibrahim Amira ha dovuto demolire la sua casa nella cittadina di Sur Baher, a sud-est di Gerusalemme, per evitare multe superiori a 90 mila shekel.

Il palestinese ha affermato di aver presentato numerose richieste per mettere in regola la sua casa, che ha costruito due anni fa sulla sua propria terra per dare un tetto a se stesso, sua moglie ed i suoi quattro figli, ma le sue richieste sono state respinte ed il Consiglio comunale ha deciso di demolirla nel momento in cui la famiglia ha iniziato ad abitarci.

Amira ha presentato vari ricorsi a tribunali israeliani, tra cui la Corte Suprema, ma tutte le sue domande sono state respinte.

Nella cittadina di Silwan, a sud della moschea al-Aqsa, il residente Wael Shweiki e la sua famiglia hanno dovuto abbattere le loro due case in costruzione, dopo che il Comune ha emesso ordini di demolizione e minacciato di imporre multe eccessive se avesse dovuto impiegare dei funzionari comunali per demolirle.

La famiglia ha detto di aver iniziato la costruzione all’inizio di maggio di quest’anno, e le sue richieste per i permessi di costruzione sono state respinte.