Esercito israeliano impedisce a palestinesi di raggiungere le proprie terre

Cisgiordania occupata-MEMO. Le forze d’occupazione israeliane hanno impedito a decine di palestinesi di Burka, nella Cisgiordania settentrionale, di raggiungere il sito della colonia  Homesh, sfollata con la forza, secondo quanto riferito da Haaretz, “una settimana dopo che lo stato [israeliano] aveva dichiarato di aver revocato il divieto ai palestinesi di accedere alla terra”.

Secondo il documento, “alcuni dei palestinesi che hanno cercato di raggiungere l’area possiedono terreni nell’area”.

Nel 2005, i coloni furono rimossi dalla colonia di Homesh nel contesto del cosiddetto piano di “disimpegno”. Nel 2013, le autorità israeliane “annullarono l’ordine che aveva permesso il sequestro della terra”, ma gli attivisti israeliani “hanno continuato a visitare la zona per anni”.

Nell’ottobre 2017, le autorità d’occupazione israeliane hanno vietato a israeliani e palestinesi di entrare nel sito, e solo la settimana scorsa “il divieto ai visitatori palestinesi è stato revocato, in risposta ad una petizione” presentata alla Corte Suprema da parte dei proprietari terrieri e dell’ONG Yesh Din.

Venerdì, un gruppo di palestinesi di Burka, “inclusi quelli che possiedono la terra nella zona”, è arrivato sul posto con “copie della decisione dello Stato israeliano”.

Tuttavia, le forze d’occupazione “non hanno permesso loro di entrare nell’area”, nello stesso momento in cui cinque coloni sono stati visti nella zona.

“E’ successo esattamente l’opposto di ciò che è stato deciso in tribunale”, ha dichiarato Mushir Sleiman Seif, proprietario di una parte del terreno e proveniente da Burka.

“Abbiamo mostrato loro [ai soldati] la sentenza della corte, ma [questi] hanno risposto che ‘qui non si tratta di una corte'”, ha dichiarato Saddam Sallah, un fotografo di Burka. Seif ha affermato che i residenti intendono continuare a marciare verso il sito ogni venerdì, fino a quando non saranno autorizzati ad entrare.