Esperti politici: l’assedio può spingere Hamas a aumentare la resistenza

Gli esperti sostengono che il movimento di resistenza islamica, Hamas,  che fa parte della coalizione di governo, durante i prossimi due mesi si troverà costretto a operare delle scelte se dovesse continuare l’assedio imposto contro il popolo palestinese.

Il primo ministro palestinese Ismail Haniyah ha annunciato infatti che il governo dovrà prendere una decisione nazionale nel giro di uno o due mesi, se la comunità internazionale non si assume la responsabilità di togliere l’assedio.

Esperti di politica della Cisgiordania e della Striscia di Gaza hanno confermato al corrispondente di Infopal.it, che una delle possibili scelte di Hamas è quella di aumentare la resistenza; un’altra, è quella di sciogliere l’Autorità palestinese e andare a elezioni anticipate. 

Aumentare la resistenza

Il dott. Abdesattar Qasem, prof. di scienze politiche all’università nazionale An-Najah, ha considerato la possibilità che il movimento di Hamas torni all’era della resistenza, e ha aggiunto che i motivi dell’insuccesso di Hamas nel governo sono l’assenza della collaborazione del presidente Mahmoud Abbas, che opera contro e segue un programma speciale diverso da quello concordato insieme. Perciò, la scelta della resistenza di attaccare postazioni israeliane potrebbe essere la prossima scelta di Hamas. 

Il dott. Yusef Ismail, esperto politico di Gaza, non concorda: dopo la fine della possibilità di togliere l’assedio, ci sarà quella di sciogliere l’Autorità nazionale o di tornare ad elezioni anticipate.

Il dott. Ibrahim ha aggiunto che dopo il rifiuto della comunità internazionale di collaborare con la scelta democratica palestinese, e il conseguente assedio, e dopo la formazione del governo di unità nazionale, il popolo e i suoi dirigenti hanno offerto l’ultima possibilità, a livello internazionale.

Dott. Ibrahim ha detto che sciogliere l’Autorità è un mezzo per "mettere il pallone nel campo degli arabi che giocano il ruolo diplomatico nell’accordo di Mecca".

Un messaggio agli arabi e al modo

Talal Okel, scrittore e esperto politico, considera il messaggio del primo ministro come il segnale al mondo arabo e alla comunità internazionale che i palestinese hanno fatto quello che dovevano fare, cioè hanno formato il governo di unità nazionale e hanno concordato un programma politico.

Okel allontana la possibilità che si sciolga l’Autorità oppure che Hamas rinunci al governo, e ha affermato: “Hamas è entrata nella legalità tramite le elezioni e ha vinto. Ha valuttao tutte le scelte: ciò evidenzia una scelta politica del movimento”.

Da parte sua, il dott. Qasem ritiene che il governo di unità nazionale non avesse lo scopo di dar vita a un “governo di unità”, ma volesse solo allontanare Hamas dalla politica e dare a qualche personalità nel governo la libertà di movimento e di attività a titolo personale e non a nome del governo stesso. Di conseguenza Hamas vede che le alternative si ristringono e che il ritorno al passato e la resistenza potrebbe essere più produttivo. 

Accordo nazionale

Il dott. Ibrahim prevede che la prossima scelta potrà trovare un accordo a livello nazionale. Il tentativo di far rivivere la pace e trovare una soluzione pacifica è fallito. Il popolo palestinese verrà convinto che il problema non è suo, ma degli arabi, degli americani, degli europei che non hanno potuto costringere Israele ad applicare gli accordi firmati dall’Organizzazione per la Liberazione della Palestina.

Da parte sua, Okel ha spiegato che "nelle sue scelte future, Hamas lavorerà secondo la responsabilità nazionale e la linea nazionale", cioè "non si isolerà sia nel discorso sulla tregua (se riprenderla o se rispondere con la resistenza) sia sulla scelta di sciogliere il governo o altre ancora. Di conseguenza Hamas ha posto se stessa nell’ambito del lavoro politico palestinese".

E ha aggiunto che, dopo due o tre mesi, la posizione di Hamas nel governo sarà differente, soprattutto quando quest’ultimo dovrà rispondere alla domanda: "Quanta importanza ha avuto la formazione del governo di unità se esson non è in grado di togliere l’assedio o di occuparsi della sicurezza interna?".

Okel ha spiegato che il movimento di Hamas non vuole ritornare indietro, dopo il suo ingresso nel governo, e che cercherà di garantire il successo al primo gruppo islamico nella regione che ha vinto le elezioni.

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