Esperto di diritto: Israele è intenzionato a sabotare i negoziati costruendo nuove unità coloniali

insediamentiAl-Khalil (Hebron)-InfoPal. Un esperto palestinese di diritto internazionale ha rivelato che la recente decisione del governo israeliano di costruire 1.700 unità abitative nella città occupata di Gerusalemme e nel resto della Cisgiordania “rappresenta un tentativo di sabotare i negoziati in atto con l’Autorità palestinese (Anp)”.

In un comunicato stampa diramato domenica 27 ottobre, l’esperto, Hanna Issa, ha affermato che la decisione di costruire nuove unità abitative in Cisgiordania e Gerusalemme conferma la volontà di Netanyahu di accontentare l’estrema destra che fa parte della sua coalizione di governo, soprattutto perché la tempistica della decisione coincide con l’annuncio dei nomi di 26 prigionieri veterani palestinesi che dovrebbero essere rilasciati nel quadro della prossima fase dell’accordo tra Tel Aviv e l’Anp.

Issa ha sottolineato che la costruzione degli insediamenti israeliani nei territori palestinesi occupati nel 1967 è un atto illegale, che costituisce una flagrante violazione delle norme del diritto internazionale umanitario e delle disposizioni della IV Convenzione di Ginevra del 1949, relativa alla protezione dei civili in tempo di guerra.

Ha quindi aggiunto che i governi israeliani, sin dal 1967, hanno adottato diverse politiche atte a controllare e annettere i territori palestinesi e legittimare la costruzione degli insediamenti su di essi. Egli ha spiegato nel luglio del 1967, Israele emanò l’ordine militare n.10, attraverso il quale lo Stato ebraico ebbe il controllo sulle proprietà degli assenti palestinesi, impedendone la vendita o l’affitto senza la preventiva approvazione delle autorità e delle istituzioni israeliane.