Esperto: “Israele teme i propri crimini verso i diritti storici di Gerusalemme”

Gerusalemme – Quds Press. Jamal ‘Amr, specialista e ricercatore in questioni relative a Gerusalemme, afferma come la cancellazione, da parte di Tell Aviv, della visita della Delegazione dell’Unesco, volta ad appurare le violazioni dell’occupazione, sia sopraggiunta, nonostante l’Organizzazione sia stata sollevata dal suo incarico, e Israele abbia ottenuto garanzie di impunità internazionale e abbia imposto le proprie condizioni ai lavori dell’Unesco a Gerusalemme.

‘Amr assicura, in una dichiarazione speciale rilasciata a Quds Press, che le autorità israeliane ”sono altamente allergiche all’arrivo di qualunque organizzazione internazionale che possa accertare i suoi crimini, pur essendo questi stessi dissimulati con gli scavi dei luoghi santi e archeologici di Gerusalemme”.

Lo specialista gerosolimitano dichiara poi che la sua rappresentazione di tutti i precedenti punti di vista palestinesi e arabi non è stata conclusa, dal momento che l’accettazione, da parte di Israele, dell’arrivo della Delegazione Unesco a Gerusalemme, che avrebbe rappresentato una “grande vittoria”, è stata soltanto un’illusione. “Le autorità israeliane hanno ottenuto un buon risultato, ritirando l’autorizzazione a cinque progetti già pronti e sollevando l’organizzazione dal realizzarli”.

Lo studioso chiarisce quindi che “l’occupazione aveva posto all’Unesco la condizione di non entrare nell’area  della Porta Occidentale, della Moschea di al-Aqsa e della sua parte inferiore, luogo testimone degli scavi che violano i diritti di Gerusalemme, limitando la visita della Delegazione alle mura di Gerusalemme, dove Israele avrebbe mostrato all’Unesco, in caso di arrivo, le sole mura, ingannando il mondo con un’opera di restauro e convincendo così l’Unesco, e inducendola a parlare di opere di risanamento e di restauro.

Traduzione a cura di Federica Pistono