Espianti d’organi dai cadaveri di palestinesi: scandalo in Israele.

21/12/2009 (9:28)

Espianti d'organi dai cadaveri di palestinesi: scandalo in Israele

Le autorità: la pratica degli anni '90 all’istituto di medicina di Abu Kabir

GERUSALEMME
Le autorità israeliane hanno rivelato che negli anni ’90 nel Paese ebraico venivano espiantati organi da cadaveri, anche di palestinesi, senza il permesso delle loro famiglie. Lo scandalo è venuto alla luce grazie all’intervista dell’allora responsabile dell’Istituto di medicina legale Abu Kabir, il dottor Yehuda Hiss, condotta nel 2000 da un universitario americano, e ritrasmessa nel fine settimana da Israel’s Channel 2 TV.

Nel corso dell’intervista Hiss, rimosso dall'ospedale nel 2004, ammette di aver iniziato a espiantare «cornee, ma tutto era fatto in modo informale, senza chiedere alcun permesso alle famiglie»: sarebbero 125 i corpi da cui sono stati rimosse diverse parti. Stando a quanto riferito da Israel’s Channel 2 TV, negli anni ’90 i medici specialisti dell’Abu Kabir hanno prelevato pelle, cornee, valvole cardiache e ossa dai cadaveri dei soldati e cittadini israeliani, palestinesi e lavoratori stranieri, spesso senza il permesso delle famiglie. Anche l’esercito israeliano ha confermato questa pratica. «Ma questa attività si è conclusa una decina di anni fa e non è stato più ripresa», riferisce un comunicato.

Queste rivelazioni non mancheranno di inasprire il risentimento del mondo arabo e islamico verso Tel Aviv e rafforzare i sinistri stereotipi sugli atteggiamenti degli israeliani nei confronti dei palestinesi. In seguito allo scoppio della prima intifada nel 1987, infatti, erano iniziate a circolare storie, con diverse declinazioni, di organi espiantati a palestinesi: la “version” più celebre era quella di cadaveri palestinesi restituiti, con organi mancanti alle loro famiglie.

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200912articoli/50582girata.asp

 

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