Estremisti ebrei danneggiano un villaggio cristiano

Tel Aviv-Ma’anEstremisti ebrei giovedì hanno tagliato le gomme di oltre 40 auto e scritto graffiti razzisti in una città a maggioranza cristiana nel nord di Israele (Territori palestinesi del 1948), secondo quanto hanno riferito i media israeliani.

Gli autori degli atti vandalici hanno scritto su un muro, nel villaggio di Jish, a maggioranza maronita, con circa 3.000 abitanti: “Solo i goyim dovrebbero essere allontanati dalla nostra terra”.

Gli aggressori hanno anche tagliato le gomme di 40 automobili.

La polizia israeliana ha aperto un’inchiesta sull’incidente, e lo ha etichettato come  sospetto “Price Tag” (prezzo da pagare).

Martedì scorso, estremisti ebrei hanno scritto graffiti anti-cristiani sulle mura di un convento a ovest di Gerusalemme e hanno danneggiato i veicoli parcheggiati nelle vicinanze.

Gli slogan tra cui “Maria è una vacca”, “Price Tag” e “L’America (è) la Germania nazista” sono stati spruzzati in ebraico sui muri del santuario cattolico romano.

Lo scorso luglio, due sospetti sono stati arrestati per l’incendio del 2012 alla porta di un monastero trappista di Latrun, a circa sei miglia dal luogo dell’attacco.

Nell’attacco del 2012, gli incendiari avevano scritto “Gesù è una scimmia” su un muro vicino, in un attacco che ha scosso l’apparato religioso e politico.

Traduzione di Edy Meroli