Euro-Med denuncia violazioni israeliane nei confronti dei palestinesi a Gerusalemme

Betlemme-Ma’an. Martedì 23 aprile Euro-Mediterranean Human Rights Monitor ha divulgato un nuovo report che documenta le violazioni dei diritti umani dei palestinesi a Gerusalemme da parte di Israele.

Il report di Euro-Med, intitolato “Strangers in their Land: Human Rights Violations in the Holy City,” (Stranieri nella propria terra: violazioni dei diritti umani nella Città Santa) riguarda casi di irruzione nelle case, perquisizioni, divieti di viaggio, espulsioni e altre violazioni avvenute durante il mese di marzo 2019.

Il report documenta le sistematiche e deliberate politiche di escalation e le pratiche illegali israeliane, che costituiscono una grave violazione dei diritti umani nei confronti dei palestinesi nella Gerusalemme est occupata.

Il report sottolinea come la decisione da parte dell’amministrazione Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele, a dicembre 2017, abbia dato il via libera alle autorità israeliane per continuare e intensificare le loro violazioni nei confronti del popolo palestinese in generale e in particolare nei confronti di coloro che vivono a Gerusalemme, in un tentativo di cancellare le identità araba, cristiana e islamica dalla Città Santa.

Vengono documentati casi in cui Israele ha deliberatamente bloccato attività sociali e politiche e altri eventi organizzati a Gerusalemme, mostrando come a lungo termine ciò contribuisca a cancellare l’identità palestinese dalla scena pubblica di Gerusalemme.

Il report di Euro-Med monitora gravi violazioni commesse da Israele contro la popolazione palestinese di Gerusalemme, incluse procedure contestuali e successive all’arresto come perquisizioni delle abitazioni senza un mandato giudiziario e multe elevate.

Per quanto riguarda le violazioni religiose di Israele, il report si basa principalmente su testimonianze raccolte dal team di Euro-Med e dagli attivisti per i diritti umani a Gerusalemme.

A conclusione del report, Euro-Med fa appello alla comunità internazionale affinché agisca in modo serio ed efficace per fermare le politiche israeliane che violano la legge internazionale, inclusi il dislocamento forzato, l’abuso e la detenzione arbitraria. Richiede inoltre una maggiore salvaguardia delle libertà, in special modo quelle connesse alla religione.

Euro-Med condanna fortemente anche le palesi violazioni dei diritti dei gerosolimitani di vivere in modo dignitoso e senza discriminazione razziale, specialmente perché l’amministrazione israeliana continua a negare ai palestinesi un piano regolatore per le attività di costruzione a Gerusalemme est.

L’organizzazione insiste affinché altre organizzazioni per la salvaguardia dei diritti umani sottolineino la gravità delle misure adottate dalle autorità occupanti di Israele, soprattutto in merito alle politiche di demolizione improvvisa senza avvertimento, inclusa la distruzione di proprietà con effetti personali delle famiglie che rimangono sepolti sotto le macerie.

Traduzione per InfoPal di Giulia Barbini