Ginevra. L’Euro-Mediterranean Human Rights Monitor (Euro-Med) ha condannato l’annuncio di Israele di classificare sei organizzazioni della società civile palestinese come organizzazioni terroristiche, considerandolo come un altro passo nella catena che mina i diritti civili e umani nei Territori palestinesi.
Euro-Med Monitor ha affermato in una nota che la classificazione mira a prevenire la documentazione delle violazioni israeliane e a sostenerne le vittime in assenza di una risposta internazionale.
L’organizzazione per i diritti umani con sede a Ginevra ha dichiarato di considerare con preoccupazione la decisione emessa dal ministro della Difesa israeliano Benny Gantz di dichiarare sei note organizzazioni palestinesi per i diritti umani come “organizzazioni terroristiche” secondo un elenco pubblicato dal ministero della Giustizia israeliano, sostenendo che sono legati al Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina e al sostegno finanziario dei Paesi europei.
La dichiarazione del ministero della Giustizia israeliano ha utilizzato le informazioni fornite dall’ONG Monitor, nota per le sue posizioni intransigenti nei confronti delle istituzioni palestinesi e per l’incitamento contro di esse.
Le istituzioni elencate nella decisione israeliana sono Addameer for Human Rights, International Movement for Defense of Children – Palestine, Al-Haq, Union of Agricultural Work Committees, Union of Arab Women’s Committees e Bisan Center for Research and Development.
Lo scorso settembre, Euro-Med Monitor ha espresso la sua profonda preoccupazione per l’escalation delle violazioni israeliane contro le organizzazioni e i difensori dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati, in assenza di qualsiasi azione seria da parte della comunità internazionale per affrontare tali violazioni e porre fine alla politica di impunità.
Euro-Med Monitor ha esaminato esempi degli attacchi israeliani ai difensori dei diritti umani nei Territori palestinesi, evidenziando gli effetti pericolosi di questa politica nel limitare il lavoro sui diritti umani e nell’impedire la documentazione, il monitoraggio e la lotta alle violazioni in corso nei Territori occupati.
La nota ha sottolineato che dal settembre 2019 le autorità israeliane hanno impedito all’attivista di Amnesty International, Laith Abu Ziyad, di accompagnare sua madre a Gerusalemme Est, dove sta ricevendo la chemioterapia per il cancro, per “motivi di sicurezza” non dichiarati. Questo divieto è di solito un atto di vendetta per la sua attività nel documentare le violazioni israeliane.
Euro-Med Monitor ha aggiunto che nel novembre 2019 la Corte suprema israeliana ha confermato un’altra decisione arbitraria di espellere Omar Shakir, direttore di Human Rights Watch, nei Territori palestinesi occupati, sulla base di una legge approvata dalle autorità nel 2017 che consente l’espulsione di stranieri che sostengono il boicottaggio di Israele a causa del trattamento disumano riservato ai palestinesi.
La dichiarazione ha evidenziato che nel 2016 Israele ha utilizzato un vecchio regolamento, i Regolamenti di emergenza del 1945, risalente al mandato britannico, per vietare il lavoro di un gran numero di società civili e di beneficenza operanti nei Territori palestinesi occupati, tra cui l’Euro-Med Monitor. Israele usa ampiamente questo regolamento per punire e scoraggiare coloro che criticano e documentano le sue violazioni. Euro-Med Monitor ha sottolineato che il suo presidente, Ramy Abdu, e alcuni dei suoi dipendenti sono costantemente soggetti a molestie israeliane, comprese campagne diffamatorie e restrizioni sul lavoro e sui movimenti, sullo sfondo dell’attività di documentazione delle violazioni israeliane.
L’l’Euro-Med Monitor ha rinnovato il suo appello alla comunità internazionale affinché faccia pressione sulle autorità israeliane perché limitino le loro politiche nel perseguire le voci critiche delle loro pratiche e violazioni nei Territori palestinesi. “La presenza di queste organizzazioni dovrebbe essere autorizzata per garantire il monitoraggio e la documentazione delle violazioni israeliane”, ha affermato.
Euro-Med Monitor ha sottolineato che Israele soffoca da anni il lavoro per i diritti umani e i diritti civili nei Territori palestinesi, compresa l’imposizione di un divieto di viaggio ai difensori dei diritti umani palestinesi, perquisizioni nei loro uffici e arresti, oltre a classificare le ONG come organizzazioni “terroristiche”, a impedirne il lavoro e a ostacolare l’accesso nei Territori palestinesi agli attivisti internazionali per i diritti umani.
Traduzione per InfoPal di L.P.