Euro-Med Monitor, petizione di 24 deputati europei affinché Israele consenta ingresso di rifornimenti contro Covid

Ginevra-Euromed Human Rights Monitor. Ventiquattro deputati del Parlamento Europeo hanno presentato una lettera per conto  dell’Euromed Human Rights Monitor che chiede a Israele di consentire immediatamente l’ingresso di rifornimenti per combattere la pandemia COVID-19 nella Striscia di Gaza e porre fine al blocco imposto alla Striscia da oltre 14 anni.

In un comunicato stampa divulgato oggi, l’International Human Rights Monitor con sede a Ginevra ha accolto con favore la firma della petizione da parte di membri del Parlamento Europeo, tra cui il capo della delegazione per le relazioni con la Palestina al Parlamento Europeo, il rappresentante Manu Pineda e la sua vice, Margaret Oken, sottolineando che i firmatari hanno espresso la loro preoccupazione per la diffusione dell’epidemia di Coronavirus nella Striscia di Gaza, e hanno chiesto che vengano prese misure immediate per portarvi medicinali e forniture mediche e di prevenzione, come maschere e unità di terapia intensiva.

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Ventiquattro membri del Parlamento europeo, tra cui Manu Pineda, il presidente della delegazione per le relazioni con la Palestina, hanno firmato una petizione lanciata dall’Euro-Med Human Rights Monitor di Ginevra che invitava il governo israeliano a revocare l’assedio di Gaza e consentire le forniture mediche per COVID-19 alla luce del recente aumento del numero di casi nell’enclave costiera. I deputati hanno espresso la loro preoccupazione per l’ultimo picco di casi di COVID-19 nella Striscia di Gaza, sottolineando che la situazione eccezionale a Gaza “richiede un’azione immediata per consentire l’ingresso di medicinali, dispositivi di protezione, maschere e unità di terapia intensiva”. La petizione è stata lanciata in un momento critico per Gaza, nei suoi 14 anni di assedio seguiti dalle elezioni legislative palestinesi del 2006, dopo le quali l’enclave costiera è stata posta sotto l’assedio israeliano ed egiziano, che ha distrutto il suo sistema sanitario.

“Oggi, il numero dei casi COVID-19, che si stanno diffondendo come un incendio nei campi profughi di Gaza, ne raccontano la situazione catastrofica. Chiediamo alla comunità internazionale di porre immediatamente fine all’assedio di Gaza, di consentire forniture mediche e di allocare vaccini per la Striscia di Gaza, dove molti rischiano una morte imminente”, ha affermato Ramy Abdu, presidente di Euro-Med Monitor. “Il governo israeliano deve porre fine al suo assedio di Gaza ora e l’OMS dovrebbe assicurarsi che i palestinesi, il cui sistema sanitario sta crollando, abbiano accesso a un’assistenza sanitaria decente. La situazione a Gaza non è più accettabile e ringraziamo gli eurodeputati per la loro posizione nel porre fine all’assedio e aiutare i palestinesi mentre la pandemia si sta diffondendo”.

Ad oggi, il 32% dei farmaci di base e il 62% dei farmaci di laboratorio non sono disponibili nell’enclave costiera. Gli ospedali di Gaza stanno esaurendo le loro capacità. Considerando gli attuali tassi di diffusione del virus, la Striscia di Gaza non sarà in grado di far fronte a migliaia di casi di COVID-19 al giorno.

La petizione firmata dagli eurodeputati osserva che “i pazienti palestinesi passano attraverso una complicata trafila per attraversare i confini in Israele ed Egitto. Molti di loro sono morti in attesa del rilascio dei permessi. Molte strutture sanitarie sono state distrutte durante i ripetuti conflitti”. Ciò richiede un intervento internazionale immediato per salvare quei palestinesi.

“Gaza è uno dei luoghi più densamente popolati della terra. Il numero vertiginoso di casi COVID-19 parla di questa densità”, si legge nella petizione.

La petizione di Euro-Med Monitor ha invitato l’Unione Europea a inviare immediatamente assistenza medica nella Striscia di Gaza attraverso l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), poiché quasi il 90% delle unità di terapia intensiva di Gaza sono occupate da pazienti COVID-19. I deputati hanno chiesto ai governi di Israele ed Egitto di revocare immediatamente il blocco di Gaza e di consentire l’assistenza medica tanto necessaria.

I deputati hanno invitato tutte le parti in conflitto a Gaza a salvare i civili dalla difficile situazione del COVID-19 e a mettere da parte le loro differenze. La petizione si è conclusa invitando il ministero della Salute palestinese a collaborare con le autorità sanitarie locali di Gaza e l’OMS, aumentando il budget sanitario di Gaza per combattere il COVID-19. I 24 eurodeputati hanno invitato l’UE a lavorare con le maggiori potenze e le Nazioni Unite per assicurarsi che Gaza, che è stata descritta da un rapporto delle Nazioni Unite come invivibile, abbia la sua quota di vaccini COVID-19.