Europeans for al-Quds ai governi europei: assumetevi la responsabilità nei confronti del diritto palestinese a Gerusalemme

Comunicato stampa.

Nel 52° anniversario dell’occupazione di Gerusalemme e in considerazione delle incursioni odierne dell’occupazione nel complesso della Moschea Al-Aqsa, l’organizzazione “Europeans for al-Quds” chiede ai governi europei di assumersi le proprie responsabilità politiche, legali e morali nei confronti del diritto palestinese a Gerusalemme.

Bruxelles / Milano

Lunedì 3 giugno 2019

L’organizzazione palestinese “Europeans for al-Quds” esprime profonda rabbia verso le violazioni sioniste della santità di Al-Aqsa, avvenute domenica, e le aggressioni ai fedeli negli ultimi dieci giorni del mese sacro del Ramadan.

Nell’ambito delle sue attività, “Europeans for al-Quds” ha inviato lettere a 32 ministri degli Esteri europei, informandoli su eventi attuali e invitandoli a assumersi le proprie responsabilità verso la flagrante violazione da parte delle forze di occupazione, in quanto la Potenza occupante ha un rapporto speciale con i Paesi dell’Unione Europea.

Gli attacchi arrivano in un momento in cui i palestinesi e i sostenitori dei diritti palestinesi stanno commemorando il 52° anniversario della brutale occupazione sionista di Gerusalemme, della Cisgiordania e di Gaza nel 1967.

Gerusalemme, la città dei crocevia culturali e la perla del patrimonio umano, è sottoposta a sistematica pirateria sulle sue terre, sulla sua storia e sul suo popolo, in violazione di molte risoluzioni di legittimità internazionale. L’occupazione israeliana mira a cancellare l’identità araba della città e ad annetterla interamente a Israele. Tutto questo avviene con il supporto dell’amministrazione USA all’occupazione israeliana e alle sue politiche di apartheid.

Fin dal primo giorno della sua occupazione, nel 1967, le autorità israeliane hanno falsificato i fatti sul terreno e da allora hanno iniziato a giudaizzarne il patrimonio e le sue caratteristiche religiose. La demolizione del quartiere al-Mughrabi, adiacente alle mura della Moschea di Al-Aqsa, è stata la pietra angolare del progetto volto a cambiare le caratteristiche di Gerusalemme. Da allora, sono continuati i passi unilaterali israeliani sul terreno, è aumentato il ritmo della costruzione degli insediamenti, demolendo le case dei palestinesi e strangolandole dietro il muro dell’apartheid in una deliberata assenza di risoluzioni del Consiglio di sicurezza e nella riluttanza della comunità internazionale ad esercitare il suo ruolo nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionali.

E oggi, un anno dopo il riconoscimento da parte dell’amministrazione statunitense di Gerusalemme come capitale dell’occupazione israeliana, in preparazione della liquidazione dei diritti storici palestinesi a Gerusalemme,  Europeans for Al-Quds affermano quanto segue:

Europeans for Al-Quds ha inviato lettere a 32 ministri degli Esteri europei in occasione dell’anniversario dell’occupazione di Gerusalemme, chiedendo loro di adempiere alle loro responsabilità in materia di diritto internazionale su Gerusalemme, di giustizia per il popolo palestinese e il non allineamento con lo stato di occupazione .

Europeans for Al-Quds ha notato il rapporto speciale dei paesi europei con l’occupazione, ma gli accordi firmati qualificano i paesi europei a fare pressioni per fermare le flagranti violazioni contro i diritti del popolo palestinese a Gerusalemme.

Europeans for Al-Quds