Europei per al-Quds chiede un intervento urgente per fermare l’aggressione israeliana nella Moschea di al-Aqsa

.Eu4alquds.org. Europei per al-Quds si rivolge ai membri del Parlamento europeo a proposito delle gravi violazioni israeliane in corso a Gerusalemme Est, e chiede un intervento urgente per fare pressione su Israele per fermare la sua aggressione, garantire la libertà di culto nella Moschea di al-Aqsa, porre fine all’imposizione del fatto compiuto nella Moschea di al-Aqsa, allo scopo di far cessare tutte queste gravi violazioni dei diritti umani nei territori palestinesi.

L’Organizzazione ha sottolineato che, dall’inizio del mese sacro di Ramadan, un mese che ha un particolare valore religioso per i musulmani, Gerusalemme Est è testimone di massicce violazioni israeliane dei diritti umani, iniziate con la soppressione quotidiana delle manifestazioni palestinesi nella zona della Porta di Damasco, nelle quali decine di persone sono state ferite e arrestate.

Le forze israeliane hanno imposto ostacoli e restrizioni ai fedeli musulmani della Cisgiordania e dei quartieri di Gerusalemme per impedire loro di raggiungere la moschea di al-Aqsa, limitando l’accesso ad al-Aqsa alle persone in base all’età e confiscando le loro carte d’identità.

All’alba del secondo venerdì di Ramadan,con una pericolosa escalation, le forze israeliane hanno invaso la moschea di al-Aqsa. Hanno attuato una repressione sistematica per più di 6 ore, sparando proiettili veri all’interno dei cortili e della moschea. Come risultato, circa 160 cittadini, tra cui giornalisti, paramedici e guardie della moschea, sono stati gravemente feriti. Nella stessa giornata si è assistito ad uno dei più significativi arresti di massa degli ultimi anni, poiché 470 Palestinesi, tra cui bambini e donne, dopo essere stati picchiati e insultati, sono stati arrestati all’interno della Moschea di al-Aqsa.

L’Organizzazione ha confermato che in questi giorni e durante i giorni della festa ebraica di Pasqua, l’occupazione israeliana ha fatto ripetutamente irruzione nella moschea di Al-Aqsa. Le forze israeliane hanno sistematicamente attaccato i fedeli musulmani con il pretesto di assicurare la protezione di migliaia di coloni durante l’assalto alla moschea, uno dei segni più evidenti del regime di apartheid. La repressione ha fatto salire il numero dei feriti palestinesi ad oltre 220.

Durante questi giorni, l’occupazione ha cercato di svuotare la Moschea di Al-Aqsa e i suoi cortili dai fedeli musulmani per essere totalmente a disposizione dei coloni. Questo riflette la tendenza israeliana ad imporre la divisione temporale e spaziale tra ebrei e musulmani nella Moschea, che potrebbe destabilizzare significativamente l’intera regione.

Nonostante fosse stato annunciato che le incursioni dei coloni sarebbero cessate il terzo venerdì di Ramadan, le forze israeliane hanno continuato a prendere d’assalto la Moschea di al-Aqsa, ripetendo la repressione, sparando con bombe sonore e a gas, ferendo 31 Palestinesi, tra cui 3 giornalisti e un paramedico, e arrestando uno dei feriti.

Le violazioni israeliane contro la città di Gerusalemme e la Moschea di al-Aqsa sono un esempio lampante dell’apartheid instaurata da Israele, come già dimostrato da Amnesty International e Human Rights Watch, ha aggiunto l’Organizzazione.