Evacuazione di un avamposto, i coloni distruggono 12 automobili

Tubas – Ma'an. Dodici veicoli palestinesi sono stati distrutti dai vandali, giovedì mattina, sulla strada Nablus-Ramallah, nelle vicinanze dell’insediamento di Shilo. La violenza è scoppiata prima dell’alba, quando i soldati israeliani hanno dato ordine di evacuare un avamposto dell’insediamento. 

Gli abitanti locali hanno riferito a Ma'an che i finestrini delle auto sono stati rotti da pietre, mazze e bastoni, che le portiere sono state ammaccate, la vernice rovinata e i sedili sono stati distrutti, in quella che i residenti denunciano come un’aggressione da parte dei coloni.

I siti web israeliani hanno riportato che nella stessa zona, durante la notte, sei guardie di confine israeliane e cinque coloni sono rimasti feriti durante liti scoppiate a seguito dell’evacuazione di un avamposto illegale noto con il nome di “Ali Ayin”, appartenente all’insediamento di Shilo. I comunicati hanno riferito che, durante l’evacuazione, quattro strutture sono state demolite, sottolineando che tre coloni sono stati imprigionati per comportamenti violenti.

Secondo il sito web israeliano Ynet, “i coloni hanno accusato la polizia di aver abusato della propria forza, di averli percossi e di aver utilizzato granate, nonostante non fosse necessario”.

Al contrario, la polizia ha  affermato di aver assistito a “un’opposizione massiccia” da parte dei coloni, che avrebbero bloccato le strade e lanciato pietre.

“Questo incidente dimostra l’aumento della violenza”, ha riferito una fonte della polizia al sito web, aggiungendo che una Molotov è stata lanciata contro un veicolo della polizia, subito dopo l’evacuazione.

Mentre secondo la legge internazionale tutti gli insediamenti israeliani risultano illegali – in base alla Quarta Convenzione di Ginevra, che vieta il trasferimento della popolazione in aree sotto occupazione -, Israele considera legale la maggior parte dei propri insediamenti. Più del novanta per cento degli avamposti degli insediamenti – strutture costruite all’esterno degli insediamenti nel tentativo di espandere l’area controllata dai coloni – sono stati legalizzati retroattivamente all’inizio dell’anno.

Tuttavia, è stata decisa la demolizione di quattro avamposti, che ha provocato un’ondata di violenza contro i palestinesi da parte dei coloni.

L’ala destra dei coloni colpisce spesso i palestinesi, con una strategia chiamata “price-tag policy” (“politica del prezzo”), che vede gli israeliani attaccare i palestinesi e le loro proprietà, in risposta alle limitazioni del governo israeliano e alle azioni militari.

Con questa politica, i coloni “fanno pagare”  ai palestinesi ogni evacuazione degli avamposti. In passato, il “prezzo” ha incluso incendi, sparatorie, pestaggi, l’incendio di campi, lo sradicamento di alberi e l’avvelenamento di pozzi d’acqua palestinesi.

 

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