Ex funzionari europei condannano l’ostruzione delle indagini della ICC sui crimini di guerra israeliani in Palestina

Palestine Chronicle. In una lettera aperta, 55 ex funzionari europei, inclusi primi ministri e ministri degli Esteri, hanno condannato l’ostruzione alle indagini della Corte penale internazionale (ICC) sui crimini di guerra israeliani in Palestina.

“Ci dispiace vedere un aumento degli attacchi contro l’ICC, il suo personale e i gruppi della società civile. Abbiamo assistito con grave preoccupazione all’ordine esecutivo emesso negli Stati Uniti dall’ex presidente Donald Trump e alle sanzioni designate contro il personale del tribunale e i loro familiari. Profondamente preoccupante è ora la critica pubblica ingiustificata alla corte riguardo alle sue indagini su presunti crimini commessi nel Territorio palestinese occupato, comprese accuse infondate di antisemitismo”, hanno affermato gli ex leader europei.

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“È ben stabilito e riconosciuto che la responsabilità per gravi violazioni dei diritti da parte di tutte le parti in conflitto è essenziale per raggiungere una pace sostenibile e duratura”, hanno aggiunto. “Dove non c’è responsabilità per gravi violazioni dei diritti umani, sono le vittime che cercano giustizia e le persone che desiderano una pace duratura a pagarne il prezzo”.

Hanno aggiunto:

“I tentativi di screditare la corte e ostacolare il suo lavoro non possono essere tollerati se siamo seri nel promuovere e sostenere la giustizia a livello globale. Comprendiamo i timori di denunce e indagini di matrice politica. Eppure crediamo fermamente che lo Statuto di Roma garantisca i più alti criteri di giustizia e fornisca una via cruciale per affrontare l’impunità per i crimini più gravi del mondo. Il mancato intervento avrebbe gravi conseguenze.

“In questo contesto, sottolineiamo l’importanza che tutti i governi europei sostengano fermamente l’indipendenza della ICC e proteggano l’istituzione e il suo personale da qualsiasi pressione o minaccia esterna. Ciò include l’astenersi da critiche pubbliche alle decisioni della Corte penale internazionale, che potrebbero contribuire a minare l’indipendenza del tribunale e la fiducia del pubblico nella sua autorità”.

Gli ex leader hanno concluso la loro lettera sottolineando che la ICC è una parte vitale dell’ordine internazionale basato sulle regole. “Ora più che mai, l’Europa deve dare l’esempio nel proteggere l’indipendenza della corte”.