L’ex premier ha poi affermato di aver assistito a scene di brutalità israeliana contro i palestinesi, durante un suo viaggio in Terrasanta, nel 1999.
Ha’aretz riferisce anche che, nel dicembre 2007, Agt ha aperto un sito internet – http://www.driesvanagt.nl/ – in cui accusa Israele di trattare brutalmente i palestinesi, violando leggi internazionali e attuando politiche razzisti. Il sito contiene foto di una scritta di coloni sionisti, su un muro di Hebron, che dice: "Arabi nelle camere a gas".
In unintervista al quotidiano ebraico, Agt afferma di vergognarsi di non aver preso le difese dei palestinesi quando era al potere.
"La gente mi chiede perché io parli solo ora, e non quando ero in carica. E vero, non ho mai parlato in difesa dei palestinesi, tranne in occasione del massacro di Sabra e Shatila, e anche in quel frangente, in termini moderati.
Agt ha poi spiegato che questo suo risveglio di coscienza verso i palestinesi è dovuto anche a una vicenda di uno studente palestinese di Betlemme che stava tentando di dare un esame universitario, ma, una volta giunto a un checkpoint israeliano, i militari lo avevano costretto a camminare e abbaiare come un cane, mentre loro se la ridevano e dicevano: "Tutti i palestinesi diventano dei cani".
"Allora, ho iniziato a pensare alle 39 risoluzioni Onu che chiedono, pregano, implorano Israele di lasciare i Territori. Tutte disattese. Saddam Hussein è stato attaccato per 4 risoluzioni non rispettate, ma delle 39 non rispettate da Israele nessuno parla".
Il fenomeno degli ex presidenti, ex premier o personalità politiche internazionali, non più in carica, che stanno facendo dichiarazioni a favore dei palestinesi e contro le politiche di terrore usate da Israele sono sempre di più. Peccato, appunto, che siano "ex" e non al potere. Ma forse, proprio per questo. La Israel Lobby non permetterebbe il contrario.