Fallito il tentativo di accordo di Netanyahu e Livni per la formazione di un governo di unità nazionale. Livni: staremo all’opposizione.

 

Lunedì 23 febbraio.

 

E' fallito il tentativo dei leader del Likud, Benjamin Natanyahu, e di Kadima, Tzipi Livni, di trovare un accordo per la formazione di un governo di unità nazionale.

Ha’aretz riferisce che i due dirigenti politici si incontreranno nuovamente nei prossimi giorni.

Il fallimento dell'accordo, riferiscono i giornali israeliani, riportando le dichiarazioni di Netanyahu e Livni, è dovuto a “profonde differenze negli obiettivi dei due partiti nei confronti dei palestinesi e del processo di pace”.

“Porterò Kadima all'opposizione”, ha dichiarato la Livni.

Peres ha incaricato Netanyahu di formare il nuovo governo israeliano. I palestinesi: 'Non c'è differenza tra criminali'.

Sabato 21 febbraio

Tel Aviv-Infopal. Il presidente israeliano Shimon Peres ieri ha incaricato il leader del partito di destra Likud, Benyamin Netanyahu, di formare il governo.

Dopo l'esito elettorale, che aveva portato Likud e Kadima praticamente allo stesso numero di seggi, Peres ha iniziato le consultazioni.

“Alla fine delle consultazioni – ha dichiarato Peres ai giornali israeliani -, i delegati di 65 parlamentari della Knesset hanno raccomandato di affidare l'incarico di formare il prossimo governo a Benyamin Netanyahu”.

Netanyahu ha accettato il mandato, nel tentativo di formare un governo ampio e di coalizione che includa il centro e la sinistra.

Il falco della politica israeliana ha dichiarato a Ha'aretz: “Io mi rivolgo alla leader di Kadima, Tzipi Livni, e al presidente del partito Laburista, Ehud Barak, e dico loro: 'Uniamoci per assicurare il futuro allo Stato di Israele”.

Il commento dei partiti e movimenti palestinesi. Hamas: “Noi non facciamo differenze tra criminali. Tutti loro hanno commesso crimini contro i palestinesi. Cambiare faccia non significa cambiare politiche”.

ANP di Ramallah guidata da Fatah: “L'Autorità nazionale palestinese tratterà solo con un governo israeliano che accetti la soluzione di due stati, gli accordi precedentemente siglati, la fine delle politiche coloniali”.

Fronte Democratico di Liberazione della Palestina -FDLP: “La scelta di Peres significa appoggiare politiche ancora più estremiste. Il nuovo governo israeliano andrà avanti con la costruzione e l'ampliamento degli insediamenti, e continuerà le aggressioni contro i palestinesi”.

Jihad islamico: “Natanyahu non è più estremista di Olmert, Livni o Barak. La politica israeliana contro i palestinesi non sarà differente”.

Fronte Popolare di Liberazione della Palestina – FPLP: “La decisione di Peres significa incoraggiare l'estremismo contro i palestinesi e la fine di ogni possibilità di portare avanti negoziati sui diritti palestinesi”.

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