Famiglia di Nablus: i soldati israeliani ci hanno derubati durante un’incursione a casa nostra

Nablus-Ma’an. Una famiglia palestinese ha accusato le forze israeliane di aver rubato denaro e gioielli dalla loro casa, domenica scorsa, nei pressi di Nablus, durante un’ incursione militare.

I familiari di Wisdam Nassar, della cittadina di Madma, a sud di Nablus, hanno dichiarato a Ma’an che si sono resi conto solo martedì che 5.000 shekel ($ 1.200) e gioielli del valore di 12.000 shekel ($ 3.000) erano spariti dopo che le forze israeliane avevano fatto irruzione in casa.

Le forze israeliane hanno fatto irruzione nel villaggio alle 2:00 di domenica mattina e hanno saccheggiato diverse abitazioni per controlli, secondo il racconto della famiglia, che ha aggiunto di aver informato i servizi di sicurezza palestinesi della rapina.

Una portavoce dell’esercito israeliano ha detto a Ma’an che non era a conoscenza di furti che si sono verificati e che avrebbe verificato l’accaduto.

Le forze israeliane hanno confiscato 2,9 milioni di dollari e beni dalle case dei Palestinesi, da enti di beneficenza, e da aziende durante l’operazione Brothers’ keeper nell’estate del 2014, secondo il rapporto di Euro-Mid Observer, un’organizzazione per i diritti umani con sede a Ginevra.

L’operazione ha comportato una campagna di tre settimane di arresti in massa in tutta la Cisgiordania occupata dalle forze israeliane, alla ricerca dei responsabili della morte di tre adolescenti israeliani, uccisi mentre facevano l’autostop in un insediamento ebraico vicino a Betlemme.

I portavoce del governo israeliano hanno giustificato le confische durante questo periodo, sostenendo che i soldi servivano per finanziare o sostenere il terrorismo.

Euro-Mid Observer ha sottolineato, tuttavia, che le autorità israeliane non hanno fornito né prove né l’autorizzazione giudiziaria per le confische.

Traduzione di Edy Meroli