Ramallah – Palestine Chronicle. La famiglia di un prigioniero palestinese gravemente malato ha chiesto alle organizzazioni umanitarie e legali internazionali di ottenere il rilascio di suo figlio, per far sì che possa ricevere un trattamento adeguato fuori dal carcere, secondo quanto affermato mercoledì dalla Commissione per i detenuti ed ex-detenuti.
Nasser Abu Hamid, 49 anni, del campo profughi di Amari a Ramallah, soffre di cancro ai polmoni e, secondo la sua famiglia, la sua salute è gravemente peggiorata.
Abu Hamid è in prigione dal 2002 e sta scontando sette ergastoli e 50 anni per la sua resistenza all’occupazione israeliana.
Il fratello di Abu Hamid, Mohammad, dopo avergli fatto visita nella clinica carceraria di Ramleh, nel centro di Israele, ha riferito all’avvocato della Commissione, Karim Ajweh, che i raggi X hanno mostrato che il cancro si sta diffondendo nel suo polmone sinistro e ha coinvolto le arterie e il cuore.
Ha aggiunto che Nasser ha difficoltà a parlare, perde peso e vomita costantemente, oltre a sentire dolore in tutto il corpo, principalmente alla testa, e deve respirare, nella maggior parte dei casi, attraverso una maschera d’ossigeno.
Mohammad ha esortato le organizzazioni umanitarie internazionali, in particolare la Croce Rossa, a fare pressione sulle autorità d’occupazione israeliane per il rilascio di suo fratello, al fine di farsi curare all’estero prima che il cancro lo uccida.
Nasser Abu Hamid ha altri quattro fratelli che stanno scontando lunghe pene detentive in Israele per le loro attività di resistenza, e un fratello è stato ucciso dalle forze d’occupazione israeliane. La casa familiare nel campo di Amari è stata demolita più volte dagli israeliani, l’ultima delle quali nel 2019.