Famiglia di Sheikh Jarrah cercherà giustizia davanti alla CPI per la demolizione della casa

Gerusalemme/al-Quds – Palestine Chronicle. Mentre le autorità israeliane stanno effettuando sgomberi forzati e demolizioni di case palestinesi nella Gerusalemme Est occupata, una famiglia palestinese ha deciso di appellarsi alla Corte penale internazionale (CPI).

Il 19 gennaio, le autorità israeliane hanno sgomberato con la forza la famiglia Salhiya dalla sua casa nel quartiere di Sheikh Jarrah, nella Gerusalemme Est occupata, e l’hanno demolita, lasciando 15 persone senza tetto.

L’avvocato della famiglia, Walid Abu-Tayeh, ha dichirato ad al Jazeera che il 24 gennaio la famiglia ha tenuto una riunione su Zoom con i suoi avvocati a Londra, “che stanno collaborando con il Centro internazionale di giustizia per i palestinesi [ICJP] nel rappresentare diverse altre famiglie palestinesi di Sheikh Jarrah”.

“Non sappiamo quando il caso sarà portato davanti alla CPI, ma potrebbe volerci molto tempo”, ha detto Abu-Tayeh, aggiungendo che “ciò che ha reso possibile tutto questo è stato un annuncio, nel 2019, da parte del procuratore della CPI sull’apertura di un’indagine” sui presunti crimini di guerra israeliani nella Palestina occupata.

Il comune israeliano ha cercato di sfrattare le famiglie palestinesi dalle loro case, sostenendo di voler utilizzare la terra per servizi pubblici, come la costruzione di una scuola. Le famiglie, tuttavia, hanno accusato il comune di volere utilizzare la terra per espandere, a spese dei palestinesi, una colonia situata nelle vicinanze.

Pochi giorni dopo, il 25 gennaio, le autorità israeliane hanno demolito anche la casa della famiglia Karama, nel quartiere di al-Tur, nella Gerusalemme Est.