Famiglia di Sheikh Jarrah teme lo sfratto

Gerusalemme – Ma’an. Un 82enne e la sua famiglia attendono la sentenza della Corte Suprema israeliana che potrebbe sfrattarli dalla loro casa di Gerusalemme Est, dove vivono fin dal 1964.

Ayyoub Shamasnah, 82 anni, vive con moglie, figli e nipoti in un bilocale di 65 metri quadrati a Sheikh Jarrah, un quartiere di Gerusalemme Est nel mirino dei coloni israeliani, dal quale sono già state sfrattate diverse famiglie palestinesi.

La famiglia Shamasnah si è trasferita a Sheikh Jarrah dopo essere stata evacuata dal villaggio di Qatanna nel 1948, durante la creazione dello Stato di Israele. All’inizio hanno pagato l’affitto alle autorità giordane, responsabili di Gerusalemme Est fino all’occupazione israeliana della città nel 1967.

Dal 1968 la famiglia paga l’affitto alle autorità israeliane, in qualità di affittuari protetti.

Nel 2011, il Custode per la Proprietà degli Assenti [funzionario statale israeliano per la confisca degli immobili e dei territori palestinesi] ha iniziato procedimenti legali per sfrattare i dieci membri della famiglia Shamasnah, sostenendo che il loro contratto d’affitto è scaduto nel 2008.

La famiglia ha fornito le prove del pagamento dell’affitto dal 1972, ma il tribunale israeliano ha respinto il loro appello perché non hanno presentato documenti antecedenti al 1968, e ha ordinato lo sfratto per il 1° marzo.

Il legale della famiglia ha fatto appello alla Corte Suprema, che ha temporaneamente congelato lo sfratto. La famiglia è ora in attesa del verdetto finale.

“La decisione di sospendere lo sfratto è solo un’iniezione anestetica, un misero barlume di speranza”, ha detto Muhammad Shamasnah, aggiungendo di non fidarsi dei tribunali israeliani.

Traduzione per InfoPal a cura di Elisa Proserpio