Famiglia palestinese costretta a demolire la propria casa a Gerusalemme

Gerusalemme – Ma’an. Una famiglia palestinese ha cominciato a demolire parte di un edificio di sua proprietà a Gerusalemme Est per evitare di pagare delle multe dopo che il comune israeliano ha emesso un ordine di demolizione, ha raccontato martedì il proprietario.

Walid al-Ubeidi ha riferito a Ma’an che, a causa delle dimensioni della sua famiglia, ha ampliato l’edificio da tre a quattro piani nel 2002 e a cinque piani nel 2004-2005. Ha cercato di ottenere i permessi di costruzione dal comune per entrambe le espansioni, ma senza alcun risultato.

Un tribunale israeliano ha recentemente ordinato alla famiglia di demolire il quinto piano e sigillare il quarto entro il 25 settembre, oppure affrontare il pagamento di enormi tasse di demolizione.

Circa 18 persone della sua famiglia allargata rimarranno senzatetto a seguito della demolizione, ha aggiunto al-Ubeidi.

Israele concede raramente ai palestinesi permessi per costruire in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, anche se a 550.000 coloni ebrei sono spesso forniti permessi di costruzione e di ampliamento delle loro case e proprietà.

L’Associazione per i Diritti Civili in Israele afferma che solo il 14% della terra di Gerusalemme Est è suddivisa in zone per l’edilizia residenziale palestinese, mentre un terzo della terra palestinese è stata confiscata a partire dal 1967 per costruire insediamenti illegali per soli ebrei.