Famiglie di Sheikh Jarrah: nessun accordo raggiunto con i coloni

Gerusalemme – WAFA. Le famiglie palestinesi che affrontano un’imminente minaccia israeliana di sfratto nel quartiere di Sheikh Jarrah, nella Gerusalemme occupata, hanno dichiarato questo giovedì alla Corte suprema israeliana che non è stato raggiunto nessun accordo con i coloni israeliani riguardo alle rivendicazioni di proprietà da parte di questi ultimi.

Sami Irsheid, avvocato delle famiglie di Sheikh Jarrah, ha affermato di aver presentato alla corte una notifica secondo cui non è stato raggiunto alcun accordo con i coloni riguardo alle loro presunte rivendicazioni di proprietà, e ha detto che le famiglie stavano aspettando la sentenza del tribunale in merito.

Ha aggiunto che le famiglie hanno anche presentato una nuova richiesta di appello per poter presentare più dati sul caso, al fine di confermare la loro proprietà delle terre e delle case a Sheikh Jarrah.

Domenica, la Corte suprema israeliana ha dato a quattro famiglie palestinesi del quartiere di Sheikh Jarrah fino a giovedì per raggiungere un accordo con i coloni israeliani.

L’accordo proposto dal tribunale prevede che le famiglie palestinesi paghino i coloni israeliani per poter affittare le loro stesse case fino alla morte degli attuali proprietari, e poi le proprietà saranno assegnate ai coloni, e non agli eredi palestinesi.

Il 19 marzo, il Governatorato di Gerusalemme dell’Autorità Palestinese ha esortato la comunità internazionale ad assumersi le proprie responsabilità ed impedire ad Israele di sfrattare i palestinesi e demolire le loro case nel quartiere di Sheikh Jarrah, nella Gerusalemme Est occupata.

“La politica israeliana di sfollamento […] e demolizione di case è uno strumento utilizzato per spingere i palestinesi fuori dalla loro capitale”, ha affermato il Governatorato di Gerusalemme in una dichiarazione.

“Tali politiche contro una popolazione occupata non sono altro che crimini di guerra, secondo il diritto internazionale, e quindi la comunità internazionale deve riconoscere […] questa tragedia [formalmente]”.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.