Fatah accusa il governo di Gaza di aver arrestato diversi dirigenti del partito. Il governo smentisce.


Gaza – Infopal. Ieri sera, una fonte vicina a Fatah, a Gaza, ha dichiarato che la sicurezza interna appartenente al governo Haniyah ha convocato diversi leader del movimento, residenti nella Striscia, per interrogarli.
La fonte che ha chiesto l'anonimato, in un collegamento telefonico con il corrispondente di Infopal.it, ha aggiunto che le persone convocate sono Ibrahim Abu an-Naja, Abdullah Abu Samhadana, Mohammad Jawdat an-Nahal e Zakaria al-Agha.

Ieri, la moglie di Ibrahim Abu Naja, aveva informato l’agenzia stampa “Quds Press” che la sicurezza interna del governo di Gaza, aveva telefonato a suo marito alle sei di sera, affinché si presentasse in caserma, senza specificare il motivo.

Da parte sua, il ministero degli Interni a Gaza ha smentito categoricamente che il governo palestinese a Gaza abbia convocato o arrestato qualsiasi leader di Fatah nella Striscia.

Questa mattina, l’ing. Ihab al-Ghasin, portavoce del ministero, in un collegamento telefonico con il corrispondente di Infopal.it, ha affermato che “la notizia del fermo di diversi leader di Fatah, riportata dai media, è priva di fondamento”, e ha sottolineato che il suo governo “non usa la politica delle rappresaglie”. Il riferimento è ai continui arresti dei sostenitori di Hamas in Cisgiordania, Attualmente i prigionieri politici rinchiusi nelle carceri dell'Anp sono 1194.

Al-Ghasin ha sottolineato che l’escalation di arresti in Cisgiordania è aumentata notevolmente durante la Conferenza di Fatah, a Betlemme, iniziata il 4 agosto.

A seguito del divieto di lasciare la Striscia, imposto dal governo di Gaza, il leader di Fatah, Ibrahim Abu Naja, e altri dirigenti non hanno preso parte alla Conferenza riunita a Betlemme.


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