Palestina – MEMO. Il movimento palestinese Fatah è aperto al ritorno di tutti i suoi ex-membri che sono stati licenziati per qualsiasi motivo, ad eccezione di Mohammad Dahlan, secondo quanto riferito mercoledì da al-Quds al-Araby. Il parlamentare palestinese ora vive negli Emirati Arabi Uniti ed è coinvolto nel regime di Abu Dhabi.
Dahlan fu “licenziato” nel 2011, quando fu accusato di corruzione, mancato rispetto dei principi del movimento e di aver commesso un “reato”. L’offerta di ricongiungersi a Fatah è aperta agli ex-membri che successivamente si sono uniti alla Dahlan’s Reform Current.
La mossa segue le discussioni del Consiglio Rivoluzionario di Fatah che, secondo una fonte interna al movimento, ha riaperto le porte agli ex-membri. Al-Quds al-Araby ha sottolineato che gli Emirati Arabi Uniti, che finanziano Dahlan, lo hanno utilizzato nella loro campagna contro l’Autorità Palestinese, controllata da Fatah.
Il quotidiano londinese ha riferito che molti degli attivisti di Fatah, che avevano perso il loro reddito a causa della loro adesione al Dahlan’s Reform Current, sono stati pagati retroattivamente dopo aver promesso di lasciare l’organizzazione e di rientrare in Fatah.
Jihad Tameela, un deputato di Fatah, noto per il suo sostegno a Dahlan, è apparso di recente a Ramallah insieme ad un membro del Comitato centrale di Fatah, Abbas Zaki. Gli attivisti hanno commentato sui social media che questo potrebbe essere un segno del ritorno di alcuni attivisti di Fatah nel movimento.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.