Fatah: “Bene le decisioni europee a favore dello Stato palestinese e contro gli insediamenti”

Ramallah-InfoPal. Il movimento di Fatah ha espresso la propria soddisfazione per l’adozione di una risoluzione che riconosce il diritto del popolo palestinese a fondare uno proprio stato, e critica gli insediamenti, la cui bozza è stata approvata dalla commissione per il Medio Oriente del Consiglio d’Europa.

Giovedì 6 giugno, Jamal Nazzal, responsabile stampa del movimento, in un’intervista rilasciata alla Radio governativa palestinese, ha dichiarato: “La risoluzione verrà sottoposta all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, un organismo parlamentare europeo che accoglie due paesi arabi, il Marocco e la Palestina, in qualità di partner per la democrazia”.

Ha poi aggiunto: “L’obiettivo prioritario, che occupa le nostre giornate, riguarda l’adozione di politiche dettagliate per il disimpegno dalla cooperazione economica tra l’Europa e gli insediamenti. Non possiamo accettare che il mondo svolga alcun ruolo nel rafforzare l’economia delle colonie, agevolandone l’espansione a spese del futuro del nostro popolo e dei suoi interessi vitali”.

Ha proseguito: “per il 24 di giugno, Fatah attende una straordinaria dichiarazione ministeriale europea, che aggiungerà molto agli sforzi internazionali volti a dissuadere Israele dai suoi tentativi di distruggere il futuro di giustizia e pace nella regione, attraverso la sua politica coloniale. Ci aspettiamo una dichiarazione la cui essenza e contenuto gettino le basi reali e concrete per affrontare l’intransigenza israeliana. In linea con le recenti affermazioni di Andrew Standley, l’ambasciatore Ue presso Israele, il cui mandato è scaduto di recente”.

“Il fatto che l’ambasciatore dell’Ue solleciti Israele, lo stato occupante, a scegliere tra Haifa e Hebron, consigliandolo di adottare una logica razionale, ci dà la speranza che l’Ue adotti un approccio finalizzato a spingere Israele a seguire una politica razionale, sicuramente non basata sull’espansione coloniale”,  ha sottolineato Nazzal.

Ha concluso affermando che “Israele ascolterà la voce dei propri interessi, e non quella della logica razionale, per quanto riguarda la questione degli insediamenti. Perciò, auspichiamo che l’Unione europea renda le attività coloniali svantaggiose per gli interessi di Israele, in modo che quest’ultimo sia spinto ad adottare un approccio razionale, come raccomanda l’ambasciatore Standley”.