Fatah: ‘Dal 2006 abbiamo versato a Gaza 7miliardi di dollari’

Ramallah – InfoPal. “Nonostante la Striscia di Gaza sia sotto controllo e governo del Movimento di resistenza islamica, Hamas, l’Autorità palestinese (Anp) ha adempiuto ai propri doveri finanziari verso Gaza”. Questo è quanto sostiene un portavoce di Fatah.

Così Ahmed ‘Assaf ha dichiarato in un comunicato stampa: “L’Anp non ha bloccato un solo giorno i versamenti dovuti alla Striscia di Gaza. Con un esborso pari a 120milioni di dollari al mese e un totale di 7miliardi di dollari dal 2006.

“Istruzione, sanità, energia e altri settori di assistenza sociale sono quelli nei quali l’Anp è intervenuta con questi pagamenti”, a detta di ‘Assaf che tiene a specificare anche l’avvenuto pagamento degli stipendi di 80mila impiegati.

Il portavcoe di Fatah avanza la tesi secondo cui Hamas avrebbe messo da parte tali somme giunte da Ramallah, dal momento che non risulta siano stati spesi, o ipotizza anche il loro utlizzo per il commercio via tunnel al confine con l’Egitto. Al-‘Assaf sostiene che i proprietari dei tunnel si siano arricchiti enormemente per un volume d’affari di 600milioni di dollari e commenta: “Per la gente di Gaza non è cambiato nulla”.

“L’Anp paga ogni mese a Israele 50milioni di Shekel (NIS) per 120 mW per l’erogazione di elettricità a Gaza. Hamas, si rifiuta di acquistare il carburante dall’Egitto a prezzo di mercato, mentre l’Egitto lo paga un dollaro al litro per vendere ai propri cittadini un litro e mezzo a circa 26 centesimi di dollari. A Gaza invece, viene venduto a un dollaro al litro”, conclude l’esponente di Fatah che parla di rapina da parte di Hamas dopo quella dell’occupazione israeliana.

Solleva poi la questione fondiaria ‘Assaf, quella della proprietà e delle concessioni dei lotti di terra che, anzichè andare alla gente, alle migliaia di sfollati, viene rivendicata come proprietà demaniale.

“Tra l’altro in origine era terra di proprietà privata dei cittadini palestinesi, ma i leader di Gaza la espropriano senza pagare loro nulla, vi costruiscono zone verde o parchi e aree commerciali, anziché costruirvi case per gli sfollati, scuole o ospedali”, conclude ‘Assaf.