Fatah e Hamas firmano accordo di unità nazionale

Il Cairo-MEMO e PIC. Il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyah, ha annunciato che il suo movimento ha raggiunto un accordo di riconciliazione, all’alba di giovedì, con la fazione di Fatah, dopo due turni di colloqui svoltisi al Cairo sotto gli auspici dell’agenzia di intelligence egiziana. La notizia è giunta attraverso un breve comunicato rilasciato dall’ufficio di Haniyah.

I particolari dall’accordo raggiunto tra Hamas e Fatah.

Per quanto riguarda la questione dei dipendenti di Gaza, c’è un accordo sul fatto che il comitato giuridico – che valuta i progressi nella risoluzione dei problemi in sospeso, come i salari e la ricollocazione dei dipendenti – funzionerà per un periodo di 120 giorni. I salari del personale di Gaza saranno erogati solo quando il comitato legale avrà completato il suo lavoro e dopo che saranno integrati nel libro paga dell’Autorità nazionale palestinese.

Il numero totale di dipendenti civili e dell’amministrazione di Gaza è di 30 persone. Il personale del settore sanitario e dell’istruzione sarà invitato a tornare al lavoro in conformità con le esigenze dei ministeri.

Il valico di Rafah sarà sotto la supervisione della sicurezza egiziana e sarà seguito dal generale Hammam Abuzayd, nonché dal direttore generale dell’Autorità nazionale palestinese incaricato dei passaggi.

Per quanto riguarda il governo di unità nazionale, i delegati hanno concordato che ogni ministero ristabilirà le proprie strutture e integrerà il personale di vecchia data con il nuovo. È stato concordato che il generale Mohamed Mansour sarà responsabile del funzionamento del servizio di polizia e di sicurezza nazionale.

Per quanto riguarda le libertà pubbliche – il diritto di assemblea, di viaggiare, di associazione e di libertà di espressione – le due parti hanno accettato di attivare il comitato per le libertà pubbliche del Cairo del 2011 per riferire all’Egitto ogni violazione o persecuzione in Cisgiordania e Gaza.

Per quanto riguarda le misure adottate contro Gaza, è previsto che la delegazione di Fatah, dopo la sua partenza dal Cairo, chieda al presidente Mahmoud Abbas di emettere un decreto che ponga fine a tutte le azioni punitive adottate a partire da marzo 2017, in particolare sulla fornitura di medicinali e sui trasferimenti dei pazienti.

Queste azioni saranno intraprese da Abbas prima di invitare le fazioni alla riunione del Cairo alla fine del mese. C’è anche un accordo per aumentare il rifornimento di gas egiziano e israeliano per gli impianti elettrici.

Per quanto riguarda le elezioni, si terrà una riunione generale al Cairo alla fine del mese per completare la formazione del governo di unità nazionale e del quadro dei dirigenti dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina e per concordare la data delle elezioni presidenziali e legislative e la partecipazione alla conferenza internazionale di Sharm El-Sheikh.

Il secondo turno dei colloqui è terminato alle 02:00 del mattino e si è svolto presso la sede dell’intelligence egiziana al Cairo. Il primo si è tenuto martedì mattina ed è durato circa 10 ore.

Secondo una dichiarazione precedente rilasciata dalle due parti, durante la loro prima riunione i partecipanti hanno discusso di una serie di importanti questioni legate alla riconciliazione nazionale, incluse le misure da intraprendere per alleviare la sofferenza umanitaria della popolazione a Gaza.

Hanno inoltre discusso i meccanismi per attuare l’accordo del 2011 tra Hamas e Fatah e consentire al governo palestinese di assumere con successo e pienamente le proprie responsabilità a Gaza.