Fatah e Hamas unite nel cordoglio per le vittime di Gaza

Gaza – Ma’an. Una delegazione di Fatah ha fatto visita martedì al premier del governo di Hamas, Ismail Haniyah, per partecipare alle celebrazioni in onore delle famiglie che hanno subìto perdite nell’ultimo conflitto con Israele.

Yahya Raban, responsabile di Fatah per le telecomunicazioni, ha dichiarato che un’altra delegazione del movimento si è recata a far visita ai rappresentanti del proprio consiglio rivoluzionario attivi nella Cisgiordania occidentale.

Anche una delegazione del Jihad islamico ha partecipato alle celebrazioni.

Nel suo discorso, Haniyah ha dichiarato che le dimissioni presentate lunedì dal ministro della difesa israeliano Ehud Barak rappresentano un’ulteriore, clamorosa, vittoria del popolo palestinese. Tali dimissioni, ha continuato Haniyah, “fanno luce sulla carriera di quest’uomo: 40 anni passati nel costante tentativo di uccidere nostri compatrioti”.

Il leader di Hamas ha inoltre dichiarato che “i palestinesi si trovano ora di fronte ad una nuova fase nella loro lotta contro le forze d’occupazione. Una fase iniziata con la fine della guerra di Gaza”.

Haniyah ha affermato che “l’occupazione non aveva previsto che l’uccisione di al-Ja’bari avrebbe potuto portare al trionfo palestinese”. Ha poi aggiunto che il ruolo dell’Egitto ha assunto una connotazione diametralmente opposta a quella mostrata nel 2008, quando la decisione di muovere guerra a Gaza fu avallata dal Cairo.

“Questa volta, invece, la vittoria è stata salutata non solo a Gaza, ma anche nella capitale egiziana”.

Da parte sua, il Segretario del Consiglio rivoluzionario di Fatah, Amin Maqboul, ha sottolineato che nulla può spezzare l’unità di Cisgiordania, Striscia di Gaza e della diaspora.

“Un popolo che lotta unito non può essere sconfitto. Il destino di tali popoli è inevitabilmente quello della creazione di un loro stato”, ha aggiunto, plaudendo alla resistenza di Gaza, che ha garantito l’ennesimo successo al popolo palestinese.

Il leader del Jihad islamico, Muhammad al-Hindi, ha fatto appello a tutte le fazioni palestinesi affinché l’unità venga mantenuta. Essa infatti rappresenta la migliore garanzia di vittoria.

“Non possiamo cessare di resistere. Non possiamo abbandonare la Palestina e Gerusalemme. Il nemico si riorganizzerà e noi abbiamo il dovere di rimanere vigili e di conoscere a fondo tale nemico”, ha aggiunto al-Hindi.