Fatah: islamisti responsabili dei disordini nei campi profughi in Libano

Ma’an. Il dirigente di Fatah, Azzam al-Ahmad, ieri ha accusato dei disordini in corso nei campi profughi libanesi dei gruppi islamisti, non i palestinesi.

Al-Ahmad ha rilasciato questi commenti mentre si trovava in visita in Libano, dove ha incontrato il capo dell’esercito libanese e diversi dirigenti governativi.

“Ciò che l’Olp sta cercando di fare è bloccare tutti coloro che cercano di trarre beneficio dal caos nei campi profughi libanesi, soprattutto nel campo di Nahr al-Bared. Quanto sta accedendo in Siria non è molto diverso da ciò che succede nei campi profughi palestinesi in Libano”, ha detto al-Ahmad.

I leader di Fatah e delle fazioni dell’Olp stanno parlando con i dirigenti libanesi nel tentativo di mettere sotto controllo la situazione della sicurezza nei campi palestinesi, in particolar modo a Nahr al-Bared e Ain el-Hilweh, ha aggiunto al-Ahmad.

Almeno due palestinesi sono stati uccisi nel campo di Nahr al-Bared, lunedì 18 giugno, durante scontri tra l’esercito libanese e i residenti.

Un residente è stato ucciso venerdì scorso, in tafferugli scoppiati dopo che l’esercito libanese aveva cercato di fermare uno scontro tra due palestinesi nel campo, ha riferito un residente.

Le tensioni nella baraccopoli costiera non si sono placate dal 2007, quando l’esercito si trasferì all’interno per combattere il gruppo islamista di Fatah ispirato ad al-Qaida.

Più di 400 persone furono uccise, 170 delle quali soldati, e 6.000 case vennero abbattute.

I rifugiati palestinesi in Libano soffrono da lungo tempo per le discriminazioni e sono deprivati dei loro diritti base.