Fatah: le trattative per la formazione del governo di unità non stanno proseguendo in maniera positiva.

Maher Miqdad, portavoce del movimento di Fatah nella Striscia di Gaza, oggi ha dichiarato che "le trattative per la formazione del governo di unità nazionale non stanno proseguendo in maniera positiva a causa del persistere di questioni non risolte, come l’assegnazione del ministero dell’interno". 

In una dichiarazione alla radio “Voce della Palestina”, Miqdad ha dichiarato che non ci sono complicazioni e che “i fratelli di Hamas devono proporre altri nomi per il ministro dell’interno per permettere al presidente di scegliere il più adatto. Dopodiché, verrà annunciato il governo”. 

E ha ricordato che la data di scadenza per l’annuncio del nuovo governo è fissata per la prossima settimana, “sperando che non emergano nuovi ostacoli”. Ha spiegato che "la maggior parte delle questioni in sospeso si sono appianate, e che, nel caso il periodo legale concesso al primo ministro incaricato di formare il governo, termini, la legge dà diritto al presidente di nominare un’altra persona diversa da Ismail Haniyah, ma questo non è ciò che vuole Fatah". 

Per quanto riguarda la commissione di cooperazione, Miqdad ha dichiarato: “Le questioni che sta trattando la commissione non sono semplici”. E ha aggiunto che “la cooperazione, secondo Fatah, vuol dire che tutti si danno una mano per migliorare questo paese e per costruire organismi nazionali per la patria intera, senza distinzioni”.

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