Fayyad condanna la strage di Tolosa e denuncia la strumentalizzazione della causa palestinese

Ramallah – Ma’an. Il primo ministro palestinese Salam Fayyad mercoledì ha condannato l’uccisione di tre bambini e un rabbino in una scuola ebraica in Francia, respingendo la motivazione di un killer sospettato di vendicare un bimbo palestinese ucciso da Israele.

“Questo crimine terroristico è condannato nei termini più forti dal popolo palestinese e dai nostri figli. Nessun bambino palestinese può accettare dei crimini contro persone innocenti”, è quanto detto da Fayyad in un comunicato.

Il sospetto Mohamed Mehar, 24 anni, ha dichiarato di appartenere ad al-Qaida, e di voler vendetta per i bambini palestinesi e per il coinvolgimento militare francese all’estero, a detta del ministro degli Interni francese Claude Gueant.

Egli è anche sospettato dalle autorità di aver ucciso tre soldati di origine nordafricana la settimana scorsa.

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Fayyad ha definito con violenza le uccisioni come un “attacco a vite innocenti. Un vile atto terroristico”, denunciando il tentativo di collegare il crimine alla solidarietà con i palestinesi.

“È giunta l’ora per questi criminali di smettere di strumentalizzare il nome della Palestina attraverso i loro atti terroristici, e smettere di fingere di lottare per i bambini palestinesi, che chiedono solo una vita dignitosa per loro e per tutti i bambini del mondo”, ha aggiunto.

Anche la missione diplomatica dell’Olp a Parigi ha denunciato l’attacco. I palestinesi “condannano nei termini più forti possibili l’odioso attacco avvenuto a Tolosa”, ha dichiarato alla Francia e all’Unesco una delegazione congiunta delle missioni.

Notando che l’attacco precedente aveva mirato ai soldati musulmani, i diplomatici hanno affermato che i collegamenti riportati fra le sparatorie suggeriscono che “l’omicida è guidato da un molteplice odio razzista”.

“Mettiamo in guardia contro ogni sfruttamento politico di questi eventi, e vogliamo assicurare la nostra solidarietà alle famiglie e ai parenti delle vittime, e vogliamo unirci a loro nella sofferenza e nel dolore”, è quanto ha aggiunto.

Traduzione per InfoPal a cura di Giovanna Zagami